La scomparsa di Lorenzo Reina. Ecco il ricordo di Luigi Nigrelli sindaco di di Comitini, il paese dove lo scultore ha iniziato le sue prime creazioni.
“Lorenzo Reina – scrive Nigrelli – è stato un artista puro e geniale, capace di portare la vita e l’arte tra le montagne più remote della Sicilia. Con la creazione del Teatro Andromeda ha dato forma a un autentico luogo dello spirito, considerato uno dei teatri più belli del mondo, meta di visitatori provenienti da ogni parte, in cerca di risposte e di un rinnovato rapporto con la Natura e il Creato”.
“Scultore di straordinario talento, Reina – aggiunge il sindaco di Comitini Luigi Nigrelli – ha avuto come cifra distintiva il coraggio: il coraggio di dare forza alle proprie idee, di sfidare e rompere gli schemi arcaici della vita rurale, trasformando la fatica e l’isolamento in visione, bellezza e pensiero universale”.
A Comitini – scrive ancora Nigrelli – ha lasciato un segno indelebile della sua arte e della sua sensibilità grazie all’incarico che gli fu conferito dall’allora sindaco Nino Contino, che seppe credere in lui e nel suo talento quando ancora in pochi lo facevano. Un atto di fiducia lungimirante che permise a Lorenzo Reina di realizzare la statua della Sulfurea, oggi simbolo identitario del nostro paese.”.
“La Sulfurea è un’opera fortemente simbolica, conclude il sindaco Nigrelli. E’ una figura femminile allegorica che rappresenta l’anima del territorio solfifero, la terra, la memoria delle miniere di zolfo, la fatica, il sacrificio e la dignità dei lavoratori che hanno segnato profondamente la storia della nostra comunità. Attraverso questa scultura, Lorenzo Reina ha saputo trasformare un passato di dolore e lavoro duro in un messaggio di identità, consapevolezza e poesia. Con la scomparsa di Lorenzo Reina non se ne va soltanto un artista, ma un uomo capace di unire arte, natura, storia e spiritualità, lasciando un’eredità profonda che continuerà a parlare alle generazioni future”.

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