Il pubblico ministero, Michele Marrone, ha avanzato richiesta di condanna e di assoluzione nei confronti di cinque imputati al processo per omicidio colposo in corso al tribunale di Sciacca, riguardante la morte dell’ingegnere Ignazio Puleo, 72 anni, deceduto il 17 maggio 2019 dopo essere precipitato nella tromba dell’ascensore di un immobile commerciale in contrada “Bordea”. Chiesta la condanna a 1 anno di reclusione ciascuno per Giacomo Sala, di Altofonte, e Domenico Pileri, di Palermo, soci della ditta di manutenzione ascensori. Il pm ha chiesto invece l’assoluzione per Paolo Toto, titolare di una delle aziende operanti nella struttura e proprietario dell’immobile, e per i tecnici Giuseppe Caracappa e Antonino Sala, entrambi di Palermo, dipendenti della ditta di manutenzione ascensori.
Parte civile nel processo sono la moglie e la sorella della vittima. Le indagini, condotte dai poliziotti del Commissariato di Sciacca, avevano inizialmente portato la Procura a chiedere l’archiviazione, ma l’opposizione dei legali delle parti civili aveva spinto il gip Alberto Davico a disporre l’imputazione coatta. Secondo l’accusa, la manutenzione dell’impianto non sarebbe stata eseguita correttamente. Puleo, rimasto bloccato nella cabina a causa di un blackout, avrebbe tentato di guadagnare l’uscita, precipitando nel vano da un’altezza di circa sette metri e riportando lesioni mortali. Le difese discuteranno il 16 dicembre 2025 e il 22 gennaio 2026.
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