La Procura generale ha chiesto di confermare la condanna inflitta in primo grado di 6 anni e 8 mesi di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per l’ex sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, per concorso esterno in associazione mafiosa. Sabella era stato arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, nel gennaio del 2018, nell’ambito della maxi operazione antimafia denominata “Montagna”, una delle più grandi mai eseguite prima nella zona interna dell’Agrigentino. Subito dopo l’operazione, il Comune venne sciolto per mafia.
Secondo l’accusa, Santo Sabella sarebbe riuscito a diventare sindaco nel 2014 dopo un accordo con il clan per conquistare il Comune di San Biagio Platani, e avrebbe poi ricambiato il favore garantendo affari e appalti agli uomini del boss Giuseppe Nugara. Alla richiesta della procura si sono associate le parti civili, tra cui Rosalba Di Piazza, candidata a sindaco sconfitta in quelle elezioni, e diverse associazioni antimafia. Nello stesso procedimento e’ imputato anche Salvatore Montalbano, 33 anni, di Favara, condannato in primo grado a 4 anni e 9 mesi per spaccio di droga. Il processo, stralcio dell’inchiesta “Montagna”, riprendera’ il 27 aprile per le arringhe finali.
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