Aica attraverso una nota diffusa alla stampa annuncia di avere avviato un importante intervento di verifica e sostituzione dei contatori idrici non conformi alla normativa vigente, con l’obiettivo di assicurare trasparenza, equità e misurazione reale dei consumi in tutta la provincia di Agrigento. Il piano prevede l’eliminazione delle utenze a forfait, non più compatibili con la normativa nazionale e con le direttive dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), e la contestuale installazione di nuovi contatori certificati e omologati. Aica è inoltre in attesa del decreto regionale da circa 15 milioni di euro, già deliberato dalla Regione Siciliana, che consentirà di accelerare le attività di sostituzione dei contatori non a norma e di installazione dei misuratori presso tutte le utenze ancora a forfait.
«È un passaggio necessario per garantire giustizia e parità di trattamento tra tutti gli utenti – dichiarano la presidente del CdA Danila Nobile e il direttore generale Francesco Fiorino –. L’acqua si misura, non si stima. Con la sostituzione dei contatori e la chiusura delle utenze a forfait, ogni cittadino pagherà solo ciò che realmente consuma, come prevede la legge e come avviene in tutti i servizi pubblici moderni».
In attesa del decreto, Aica avvierà subito un progetto pilota in una città della provincia di Agrigento, per dare una risposta immediata alla necessità di ordine, trasparenza e legalità nel sistema di misurazione dei consumi. Il progetto consentirà di testare le modalità operative di sostituzione e installazione, riducendo al minimo i tempi di intervento e migliorando la qualità del servizio.
Gli interventi interesseranno progressivamente tutti i Comuni dell’Ambito, secondo un calendario tecnico che sarà comunicato agli utenti nei prossimi giorni. “Le squadre operative – si legge nelle nota – stanno già provvedendo ai rilievi tecnici e alla verifica dello stato dei misuratori esistenti, con priorità per le utenze domestiche e per le aree a maggiore dispersione idrica. Aica invita gli utenti a collaborare con il personale autorizzato e ricorda che tutte le sostituzioni avverranno nel rispetto delle norme di sicurezza e delle procedure di trasparenza amministrativa”. «È una rivoluzione di civiltà – aggiunge la presidente Nobile – perché solo conoscendo i dati reali possiamo costruire un sistema idrico più giusto, sostenibile e rispettoso delle risorse pubbliche».
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