«Agrigento avrebbe dovuto vivere un anno di rilancio, cultura e sviluppo. Invece, a pochi mesi dalla fine del 2025, Capitale italiana della Cultura è diventata un’occasione mancata, segnata da ritardi, sprechi e una governance inadeguata».
Lo afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Ida Carmina, che annuncia il deposito di una interrogazione parlamentare per chiedere un intervento urgente e un monitoraggio straordinario sulla gestione e sull’utilizzo dei fondi pubblici destinati all’iniziativa.
L’atto richiama la relazione della Corte dei Conti, che ha evidenziato gravi criticità organizzative e gestionali nella Fondazione Agrigento 2025: confusione di competenze, carenze di controllo, ritardi nella rendicontazione e rischio concreto di mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati.
«Avevo già denunciato nei mesi scorsi – prosegue Carmina – la deriva gestionale di questa manifestazione e la necessità di un intervento dall’alto per evitare che un progetto nato per valorizzare Agrigento si trasformasse in un boomerang. Oggi la Corte dei Conti conferma punto per punto le mie preoccupazioni: serve un’azione immediata per garantire trasparenza, rispetto delle regole e corretto utilizzo delle risorse pubbliche».
Nell’interrogazione la parlamentare chiede di valutare l’attivazione dei servizi ispettivi di finanza pubblica e l’adozione di misure per salvaguardare l’immagine della Capitale italiana della Cultura.
«Non possiamo permettere – conclude – che la mala gestio di pochi getti discredito su un intero territorio. Agrigento e la sua provincia meritano rispetto, competenza e una gestione all’altezza della loro storia e del loro patrimonio culturale. L’auspicio è che gli ultimi mesi dell’anno servano non solo a recuperare quanto possibile, ma anche a fare piena luce sulle responsabilità di chi non ha saputo cogliere una straordinaria occasione di riscatto collettivo».
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