Il gup del tribunale di Caltanissetta ha disposto il rinvio a giudizio dell’ex numero uno di Cosa nostra agrigentina, Giuseppe Falsone, di Campobello di Licata, accusato oltre vent’anni dopo di un presunto episodio di estorsione. Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, Falsone, all’epoca dei fatti latitante, avrebbe preteso 13 mila euro da un imprenditore di Favara, che stava investendo nell’acquisto di un impianto per la produzione di bitume e calcestruzzo a Sutera. L’attività sarebbe finita nel mirino dei clan agrigentini e nisseni. Tra i presunti complici figurano il favarese Vincenzo Parello e tre nisseni: Maurizio Carruba, Alfredo Schillaci e Angelo Schillaci.
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