La Valle dei Templi ha ottenuto un nuovo prestigioso riconoscimento: dopo il Premio Nazionale del Paesaggio nel 2017 ottenuto con il progetto “Agri Gentium: landscape regeneration”, adesso arriva l’iscrizione nel “Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico”. Un’area di oltre 300 ettari che conserva intatto un paesaggio unico, descritto da Pirandello come un “bosco di mandorli e di ulivi”, testimonianza millenaria delle pratiche agricole e delle fonti d’acqua utilizzate dagli antichi Greci.
Questo traguardo è il risultato di un’eccezionale collaborazione tra il Parco archeologico, la società Terra del Barone e il Fai – Fondo ambiente italiano. Un esempio di come la cooperazione tra pubblico, privato e terzo settore possa portare a risultati significativi per la crescita del territorio.
“Proporre un’offerta integrata del territorio consente di accrescere l’attrattività turistica, con un effetto moltiplicatore – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Aggiungere un tematismo come quello della sostenibilità rurale a un’area oggi conosciuta prevalentemente per il suo inestimabile valore archeologico, già peraltro sito Unesco, è un valore aggiunto che può portare ulteriori positive ricadute economiche e incrementare i flussi di visitatori”.
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