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Accordo sul debito: Aica conferma, Siciliacque smentisce

Nino Ravanà Di Nino Ravanà
23 Agosto 2025
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Prima la nota di Aica che annunciava l’accordo con Siciliacque. Poi la replica di Siciliacque con la smentita: “Nessun accordo raggiunto”. Adesso la controreplica di Aica: “L’accordo con Siciliacque esiste ed è stato formalmente accettato”. Una giornata di colpi di scena. Siciliacque, dopo la prima nota diffusa da Aica a firma della presidente Danila Nobile rispetto al debito milionario vantato dal sovrambito e dal decreto di recupero delle somme adottato da quest’ultimo nei confronti della società consortile, ha smentito l’accordo. “Non è stato raggiunto nessun accordo extragiudiziale con Aica – si legge nel comunicato di SiciliaAcque – e l’unica via per la composizione è dare seguito a quanto stabilito dalla procedura esecutiva in atto. Dopo aver avviato le azioni giudiziali per il recupero del credito, Siciliacque ha ottenuto la provvisoria esecutorietà parziale e limitata a circa 2 milioni di euro, oltre spese legali e interessi di mora previsti dalla legge. E, in assenza di adempimenti spontanei da parte di Aica e dei suoi azionisti, ha dovuto attivare i pignoramenti presso terzi. Pur apprezzando quanto è stato fatto in questi giorni dal nuovo vertice di Aica, al quale rinnoviamo il supporto, permangono gravissime situazioni debitorie di cui i soci di Aica sono a conoscenza”.

In merito al comunicato di Siciliacque, ecco la controreplica di Aica precisando con “fermezza che l’accordo per lo sblocco dei conti correnti esiste, ed è stato formalmente accettato da Siciliacque e trasmesso anche a Prefettura, Procura della Repubblica e Assessorato Regionale all’Energia. È quindi del tutto fuorviante e gravissimo che Siciliacque diffonda un comunicato stampa che nega ciò che essa stessa ha messo nero su bianco”. Aica ricorda che: “In data 21 agosto 2025 ha inviato a Siciliacque la proposta di pagamento immediato di 2 milioni di euro, rinunciando ai pignoramenti e definizione transattiva entro il 30 settembre; In data 22 agosto 2025, Siciliacque ha riscontrato formalmente (Pec prot. n. 8141) accettando la rinuncia agli interessi post – precetto e impegnandosi a chiudere con Aica entro il 30 settembre la posizione complessiva, Sulla base di tale formale accettazione, notificata anche alle Autorità competenti, Aica ha correttamente informato i cittadini e i lavoratori con un comunicato stampa”.

“È utile precisare – continua la presidente Nobile – che l’unico chiarimento ancora in corso con Siciliacque riguarda la quantificazione degli interessi: nella loro stessa nota del 22 agosto, Siciliacque ha accettato di rinviare la decisione definitiva al Giudice, ma ha riportato una cifra parziale di 83.585 euro invece di 364.306,73 euro complessivi”. Proprio su questo punto, già dalla mattinata odierna, Aica, per il tramite del proprio legale l’avvocato Stefano Polizzotto, ha precisato meglio i termini della proposta conciliativa, riformulando la richiesta di chiarimento, con l’intesa di definire la questione in modo definitivo per poter permettere nella giornata di lunedì di compiere gli adempimenti formali volti alla rinuncia del pignoramento mediante la trasmissione dell’attestazione bancaria e del mandato di pagamento, unitamente alla formale rinuncia ai pignoramenti e all’accordo di massima di procedere entro il 30 settembre alla definizione conciliativa del totale.

“Non si comprende, quindi, la ragione di un atteggiamento comunicativo volto a negare un accordo che esiste ed è stato già messo agli atti delle Istituzioni – precisa Aica -. Riportiamo uno stralcio della nota ufficiale di Siciliacque del 22 agosto: “…si prende atto, in ogni caso, della volontà di adempiere alle obbligazioni di pagamento di cui al precetto al netto degli interessi maturati successivamente alla notifica (…) che potranno essere oggetto di specifico accordo complessivo che in ogni caso dovrà definirsi entro e non oltre il 30 settembre 2025”. Aica invita formalmente Siciliacque “a ritirare immediatamente il comunicato stampa diffuso, in quanto lesivo dell’immagine della nostra Azienda, fonte di disinformazione e causa di ingiustificato allarme tra i cittadini”. “Il nostro territorio non ha bisogno di guerre di comunicati, ma di certezze e di trasparenza – sottolinea la presidente Danila Nobile –. L’accordo nella sostanza è stato raggiunto, scritto e condiviso con le istituzioni e solo nei dettagli relativi agli interessi in fase di definizione. Ogni tentativo di negarlo è un atto gravissimo che danneggia i lavoratori, i cittadini e l’intera provincia. Noi andiamo avanti, con i fatti, a salvare Aica e a garantire il servizio idrico pubblico”.

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