Un pool di specialisti si occuperà della nuova perizia psichiatrica a carico di Adriano Vetro, il favarese di 49 anni, reo confesso dell’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo, ucciso a 62 anni con un colpo di pistola nel suo ambulatorio di via Bassanesi a Favara. I giudici della Corte di Appello di Palermo hanno dato l’incarico al professore Felice Francesco Carabellese, ordinario di Psicopatologia Forense nella Scuola di Medicina e di Medicina Legale dell’università di Bari; al professore Gaetano Vivona, direttore del Dipartimento Salute Mentale di Trapani e alla dottoressa Lia Parente, psicologa forense. L’incarico sarà conferito formalmente il prossimo 12 settembre.
Vetro, al processo di primo grado, è stato condannato a 22 anni di reclusione dai giudici della Corte di assise del tribunale di Agrigento, presieduta da Giuseppe Miceli. Gli avvocati difensori, Sergio Baldacchino e Raffaele Bonsignore, dopo una perizia di parte sostengono come Vetro soffrisse di una patologia che aveva fatto venire meno la sua capacità di intendere e volere. Ecco perché i giudici hanno deciso per una seconda perizia per verificare l’eventuale presenza di un vizio di mente. L’imputato da ricordare, dall’esame eseguito da un pool di psichiatri composto da Osvaldo Azzarelli, Eugenio Auguglia e Maurizio Marguglio, è risultato capace di intendere e di volere al momento dei fatti.
Il favarese risponde di omicidio aggravato e detenzione di arma clandestina. L’omicidio risale al novembre del 2022. Il movente sarebbe legato al mancato rilascio di un certificato necessario per il rinnovo della patente di guida. Il 49enne, nel primo pomeriggio del 29 novembre di tre anni fa, si è presentato al Poliambulatorio di Favara, e ha ucciso con un solo colpo di pistola lo specialista nella sala d’attesa. Avrebbe provato ancora a fare fuoco, ma la pistola s’è inceppata. Poi la fuga, e l’arresto per mano dei carabinieri di Agrigento e Favara, in una casa di campagna.
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