Caravaggio a Sciacca per inaugurare il Samonà
Un capolavoro del Merisi apre la stagione culturale del teatro restaurato, tra arte e rinascita
SCIACCA – Sarà Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, con la sua luce e la sua ombra, a inaugurare la nuova vita del Teatro Samonà di Sciacca. Un evento d’eccezione che intreccia arte, restauro e rilancio culturale, in occasione dell’anno di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.
Dal 1° agosto al 14 dicembre 2025, il Samonà ospiterà la grande mostra “Caravaggio, tra l’oscurità e la luce”, promossa da Mediterranea Arte e Navigare, curata da Denis Depaoli con Giulia D’Achille ed Elia Pilati, e realizzata con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana, dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali, del Libero Consorzio di Agrigento e del Comune di Sciacca.
Fulcro dell’esposizione sarà l’originale “Incredulità di San Tommaso”, capolavoro assoluto del Caravaggio, in cui l’artista immortala, con taglio drammatico e potenza scenica, l’attimo in cui il dubbio si converte in fede. Intorno a questa tela ruotano 22 opere che illustrano l’eredità visiva, concettuale ed emotiva lasciata dal Merisi e la sua profonda influenza sull’arte italiana ed europea del Seicento.
Il percorso, suddiviso in cinque sezioni, si apre con le opere di Giovanni Baglione, Bartolomeo Manfredi, Pietro Paolini, Giuseppe Vermiglio e Antiveduto Gramatica, prosegue con il naturalismo lirico di Orazio Gentileschi, Carlo Saraceni e Massimo Stanzione, e si conclude con il confronto tra i tenebristi e la scuola bolognese, tra cui spiccano Guido Reni, il Guercino e Simone Cantarini.
“Sciacca si onora di accogliere un gigante dell’arte – ha dichiarato il sindaco Fabio Termine – all’interno di un luogo finalmente restituito, dopo tanti anni, alla sua comunità. Un evento di rilievo internazionale che segna l’inizio di un nuovo percorso culturale che valorizza il patrimonio e apre a nuove prospettive di sviluppo”.
Dopo un lungo periodo di chiusura, il Teatro popolare Samonà riapre così le sue porte non solo come edificio restaurato, ma come spazio vivo, dedicato alla memoria, all’arte e alla contemporaneità. Una vera rinascita culturale per la città termale, sotto il segno di Caravaggio.
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