La polizia di Montreal ha eseguito una maxi operazione contro la famiglia Rizzuto originaria di Cattolica Eralcea grazie soprattutto alle dichiarazioni di Frédérick Silva, ex killer del clan Rizzuto, che ha deciso di collaborare svelando 6 omicidi e una ventina di agguati non compiuti. Si sono aperte così, di nuovo, le porte del carcere per Leonardo Rizzuto, secondogenito di don Vito, ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Montreal. In manette, oltre al padrino Leonardo Rizzuto, anche i cattolicesi Vito Salvaggio, 50 anni, Nicola Spagnolo, 50 anni, Davide Barberio, 45 anni, Michel Cliche, 54 anni, Pietro D’Adamo, 54 anni, Patrick Gilbert, 51 anni, Daniele Guarna, 45 anni, Jean-Richard Larivière, 57 anni, Darius Perry, 27 anni, Stefano Sollecito, 57 anni. Cinque indagati sono invece riusciti a scappare, e sono ricercati.
Non meno di due mesi fa, Leonardo Rizzuto, era tornato a Cattolica Eraclea e la sua presenza non era certamente passata inosservata. Il clan, partendo proprio dal paese dell’agrigentino, è arrivato al vertice della mafia canadese, dominando per quasi mezzo secolo la criminalità organizzata nel nord America e non soltanto. Il pentito ha rivelato una mezza dozzina di omicidi, tutti orchestrati dal clan Rizzuto, tra questi quello di Lorenzo Lo Presti, di Cattolica Eraclea, ucciso a colpi di arma da fuoco il 25 ottobre 2011 mentre si trovava in piedi su un balcone al primo piano a borgo di Saint-Lauren. Leonardo Rizzuto, insieme al suo braccio destro Stefano Sollecito, è accusato anche di aver cospirato gli omicidi di potenti boss mafiosi, tra questi quello di Giuseppe Renda, anche lui cattolicese.
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