E’ stato fortemente voluto dalla superiora generale in carica, madre Maria Agnese Ciarrocco, il documentario “Sui passi di Don Morinello”, che si inserisce nelle opere realizzate in occasione dell’anno giubilare per i 100 anni della fondazione delle Congregazione delle Suore dei Poveri di Don Morinello, insieme all’apertura del Museo Morinelliano e alla Cittadella del sole, che ospita la mostra fotografica en plain air ancora visitabile. Lunedì prossimo, alle 18.30 al Fly Cinema di corso Roma, a Licata, il documentario verrà proiettato per la prima volta. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Il documentario attraverso una serie di interviste ripercorre la storia delle Suore Morinelliane, sin dalla nascita del fondatore Don Morinello, per mettere poi in luce i carismi della congregazione attraverso l’opera concreta delle sue suore. Il titolo “Sui passi di Don Morinello” non è stato scelto a caso: è proprio dai suoi primi passi a Licata, dai luoghi dove ha visto i natali, fino a diventare sacerdote, che prende inizio il racconto. L’artifizio narrativo usato dalla regista Alessandra Cuttaia è quello di un viaggiatore “zaino in spalla” che, passando per Licata, cerca qualcosa di interessante da immortalare con la sua go pro.
Si notano infatti diversi e voluti cambi di registro nella narrazione: dai movimenti frenetici tipici dei reportage di viaggio, alle interviste statiche realizzate con una Sony professionale, dalle “dronate” fino ad arrivare all’inserimento di frame animati. Tanti i professionisti che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto ambizioso. Ancora più numerosi gli amici coinvolti nelle interviste, da Licata a Campobello, Canicattì, Menfi, Agrigento, Santa Margherita Belice, Palermo, Lampedusa, Roma e Civitavecchia.
“Il progetto – commenta Alessandra Cuttaia – potrebbe avere uno sviluppo se si deciderà di raccontare anche le comunità che le Suore Morinelliane hanno aperto all’estero, in Colombia e Romania. Sono posti che ho già conosciuto e di cui ci sarebbe molto da dire. Quando sono stata, però, il documentario non era ancora in cantiere e quindi bisognerebbe riorganizzare i viaggi appositamente per questo… vedremo in futuro”.
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