Giornata dell’infermiere, screening in piazza ad Agrigento. Ma l’Opi lancia l’allarme: “Mancano Oss e ausiliari”
Agrigento – Infermieri sì, ma mancano operatori socio-sanitari (Oss) e personale ausiliario nei cinque ospedali della provincia. A renderlo noto è l’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Agrigento, che in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere ha tracciato un quadro chiaro e preoccupante della situazione locale: “Il numero degli infermieri è sufficiente – spiega Salvatore Pantaleone, segretario dell’Opi – ma è evidente la carenza di figure di supporto, fondamentali per garantire l’efficienza del sistema sanitario”.
La celebrazione si è svolta in piazza Cavour con l’iniziativa “Insieme costruiamo salute”, organizzata dall’Opi con il corso di laurea in Scienze infermieristiche di Agrigento e la Croce Rossa Italiana. Numerosi cittadini hanno aderito agli screening gratuiti e partecipato a dimostrazioni di primo soccorso e corsi di rianimazione cardiopolmonare.
Pantaleone ha sottolineato come l’evento sia stato non solo un momento di promozione della salute, ma anche un’occasione per sensibilizzare sulla necessità di maggiori investimenti nel personale di supporto, spesso dimenticato nei piani di rafforzamento degli organici ospedalieri.
“Servono più guardie giurate, maggiore videosorveglianza, ma soprattutto bisogna incidere sulla cultura del rispetto verso il personale sanitario”, ha aggiunto Giovanni Montaperto, vicepresidente dell’Opi, richiamando anche il problema crescente delle aggressioni agli operatori sanitari.
Presente anche Emilia Vasile, commissaria straordinaria dell’Asp di Agrigento, insieme ai vertici del Pronto Soccorso dell’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera. “Siamo qui per testimoniare il valore della professione infermieristica – ha dichiarato – e per ascoltare i cittadini e i nostri operatori in prima linea”.
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