La Questura di Agrigento in occasione della festa per il 173esimo anno di fondazione della Polizia di Stato ha tracciato il bilancio delle attività svolte dal primo aprile del 2024 al 31 marzo del 2025. Ecco tutti i dati forniti.
Attività di ordine e sicurezza pubblica. I servizi di ordine e sicurezza pubblica sono stati fortemente correlati al fenomeno migratorio che ha interessato le coste dell’Agrigentino e, in particolare, Lampedusa. La gestione del fenomeno – dallo sbarco alle identificazioni e ai trasferimenti – ha impegnato tutti gli uffici della Questura. Nel periodo che va dal primo aprile dello scorso anno al 31 marzo di questo 2025 sono stati eseguiti 36 rimpatri (espulsioni del prefetto, dell’autorità giudiziaria, allontanamenti del prefetto di cittadini comunitari dediti ai reati di furto in abitazioni private, respingimenti del questore). Tra questi, anche i rimpatri di cittadini irregolari detenuti nelle Case circondariali soprattutto per traffico di stupefacenti. Sempre sul “fronte” di ordine e sicurezza pubblica, la polizia è impegnata – essendo Agrigento capitale italiana della cultura 2025 – sul piano della prevenzione di possibili turbative, ampiamente scongiurate grazie al capillare impiego delle pattuglie su tutto il territorio. Determinante l’impegno connesso ai servizi per manifestazioni sportive.
Attività di controllo del territorio. Massima attenzione è stata prestata alla predisposizione di assidui e capillari servizi di controllo del territorio, tanto da parte dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nel capoluogo di provincia, quanto dai Commissariati di Pubblica sicurezza di Canicattì, Licata, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle e Sciacca. La sala operativa, assieme alle Volanti e Utc dei Commissariati, ha gestito e coordinato 6.244 interventi, evidenziando l’elevata professionalità e il coraggio delle donne e degli uomini che appartengono al comparto “controllo del territorio”. Gli equipaggi hanno identificato 177.065 persone; ne hanno denunciate all’Autorità giudiziaria 978 e ne hanno arrestate 122. Importantissime le attività di soccorso pubblico, tra le quali quelle del 19 ottobre scorso a Licata in occasione dell’esondazione del fiume Salso.
Ufficio Immigrazione. L’ufficio Immigrazione della Questura di Agrigento ha adottato 1.240 provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di cittadini stranieri e comunitari ed ha rimpatriato 36 extracomunitari.
Investigazione e Antiterrorismo. Una particolare attenzione è stata dedicata alle investigazioni a carattere preventivo e di controllo per contrastare la minaccia jihadista proveniente da ambienti contigui al fondamentalismo religioso islamico, attività che ha richiesto un notevole impiego di risorse e mezzi, anche alla luce degli sbarchi a Lampedusa. In tale contesto, un sensibile sforzo investigativo è stato rivolto ai controlli e agli approfondimenti info-investigativi nei confronti di sospettati o segnalati quali appartenenti all’area dell’estremismo islamico. La Digos ha individuato diversi soggetti segnalati da canali di intelligence. Tali soggetti, di intesa con il locale ufficio Immigrazione, sono stati accompagnati presso vari Cpr nazionali per il successivo rimpatrio.
Attività amministrativa. Grande attenzione è stata prestata, nel periodo di riferimento, all’attività di natura amministrativa. Sono stati definiti eccellenti i risultati conseguiti in materia di passaporti: ne sono stati rilasciati 11.125. Per fronteggiare l’ingente numero di istanze sono state approntate specifiche misure organizzative che hanno permesso di dare un rapido riscontro alle esigenze della cittadinanza: una fra tutte l’entrata in funzione a pieno regime dell’Agenda elettronica dei passaporti che ha consentito di organizzare gli appuntamenti in maniera efficiente, prevedendo un’apposita sezione relativa alle urgenze. Sono stati previsti degli open day finalizzati ad accogliere le istanze urgenti senza la prenotazione, con documentata urgenza.
Sono stati predisposti periodici servizi di controllo amministrativo ad esercizi commerciali che si occupano di somministrazione di alimenti e bevande e/o di intrattenimento. In campo gli uomini e le donne della Divisione Polizia Amministrativa della Questura, così come quelli dei Commissariati. I numeri sono questi: controlli amministrativi ad esercizi commerciali 194; violazioni amministrative contestate 83. Questi servizi si sono accompagnati a quelli di ordine e sicurezza pubblica predisposti nei fine settimana e in occasione di festività di speciale rilievo, con l’impiego di personale, appartenente a tutte le forze di polizia, con compiti di tutela dell’ordine e sicurezza pubblica, nei principali centri di aggregazione e di cosiddetta “movida”; servizi che hanno determinato una stretta sinergia tra la polizia amministrativa e la polizia giudiziaria. Ciò ha permesso di accrescere il livello di sicurezza.
Attività Anticrimine. La Polizia di Stato di Agrigento ha rivolto grande impegno nel contrasto al crimine, sia attraverso l’attività di polizia giudiziaria che mediante il prezioso strumento operativo delle misure di prevenzione. Per quanto riguarda l’attività di Polizia giudiziaria, i denunciati sono stati 67; gli arrestati in flagranza 190; gli arrestati su provvedimento dell’Autorità giudiziaria 33. Sequestrati 15.769 grammi di stupefacenti. In prima linea, sempre e naturalmente, contro la criminalità di tipo mafioso. Ci sono ancora in corso – viene reso noto dalla Questura – indagini sulle principali consorterie criminali dell’Agrigentino.
In merito alle fenomenologie criminali legate all’immigrazione clandestina, l’ingente afflusso di migranti che quotidianamente giungono è stato oggetto di massima attenzione da parte degli uffici investigativi. Le attività di indagine si sono focalizzate anche sull’individuazione di soggetti dimoranti sul territorio nazionale ma con collegamenti con le strutture criminali tunisine e libiche operanti nell’Africa settentrionale e dedite al traffico di migranti. Son stati eseguiti 9 fermi, su tutto il territorio nazionale, di presunti responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I poliziotti si sono avvalsi anche delle banche dati in uso alle forze di polizia, individuando migranti che hanno pregresse pendenze o che rientrano illegalmente. Gli arresti in flagranza sono stati 200 per reingresso illegale nel territorio nazionale, ma anche a seguito dell’esecuzione di ordine di carcerazione, ordinanze di custodia cautelare e mandati di arresto europeo, che spaziano dai delitti contro il patrimonio, ai reati in materia di stupefacenti e contro la persona.
Sul piano dei reati commessi contro le fasce deboli, sono state eseguite 2 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di responsabili di maltrattamenti familiari. Le attività investigative sui reati contro il patrimonio hanno permesso di monitorare e denunciare rapine, furti e truffe, anche online. Eseguita un’ordinanza di arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di due responsabili, in concorso con altra persona ignota, del reato di rapina aggravata dall’utilizzo di un’arma e con volto travisato. L’attività preventivo-repressiva finalizzata al contrasto del traffico e dello spaccio di stupefacenti ha permesso di arrestare 5 persone e sequestrare 14,5 chili di cocaina e circa 1.5 chilo di altra droga.
Di notevole rilievo l’attività della divisione Anticrimine. Sono stati raggiunti risultati nel settore delle misure di prevenzione patrimoniali: è stato perseguito l’obiettivo di contrastare il crimine, attraverso l’aggressione ai patrimoni illeciti, prendendo come spunto la sproporzione tra i redditi illegalmente percepiti, ed il possesso di beni mobili ed immobili. In materia di prevenzione patrimoniale, è stata presentata alla sede distrettuale-Corte di appello di Palermo-sezione Misure di prevenzione, una proposta di sequestro finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili. Per quanto riguarda le vittime vulnerabili, nel maggio 2024, è stato siglato da questura e coop sociale “Nuova generazione” il protocollo d’intesa “Protocollo Elios” per inserire i maltrattanti, destinatari della misura dell’ammonimento del questore, in percorsi di recupero, rieducazione e riabilitazione, volti a fare acquisire consapevolezza del disvalore sociale e della lesività degli atteggiamenti prevaricatori, riducendo così il rischio di recidiva degli episodi di violenza di genere.
Particolare impulso è stato dato all’attività preventiva di chi si è reso responsabile di reati configurabili come violenza domestica, che, pur essendo già ammoniti o sottoposti a divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese, sono risultati recidivi. Questi i dati: ammonimenti 52; avviso orale 77, proposte di Sorveglianza speciale 28, rimpatri con foglio di via obbligatorio 46, Daspo 34, Dacur 13, proposta sequestro finalizzato alla confisca patrimoniale 1.
L’ufficio Minori ha curato l’inserimento nelle comunità di accoglienza individuate dagli uffici ministeriali, ovvero in emergenza, dei minori stranieri non accompagnati, sbarcati sulle coste Agrigentine, curandone i relativi adempimenti anche presso l’autorità di giustizia minorile per un totale di 7.413 minori non accompagnati. Il Gabinetto provinciale della Scientifica ha effettuato una attività di collaborazione tecnica con l’autorità giudiziaria, con il gabinetto regionale, soprattutto in relazione ai tragici naufragi al largo di Lampedusa. I fotosegnalamenti, connessi con l’afflusso di migranti a Lampedusa e sulle coste della provincia, sono stati 48.812.
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