“Si tratta di un viaggio tra tradizione, ricerca e sostenibilità ha caratterizzato la nostra partecipazione alla 1ª Settimana della Dieta Mediterranea in Sicilia: Tradizione, Scienza e Sostenibilità, promossa da AssoCEA Messina Aps in collaborazione con il Nodo InFEA della Città Metropolitana di Messina, Aic Sicilia e Idimed. Un evento di grande rilievo per la valorizzazione della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità, e per la promozione di pratiche agricole sostenibili, come la coltivazione dei grani antichi siciliani”. Così l’agricoltore Tony Rocchetta custode del grano Chiattulidda di Licata.
All’Agriteatro Didattico, la narrazione si è intrecciata con la scienza e la cultura gastronomica, attraverso un percorso che ha mostrato il ciclo produttivo del grano, dalla terra alla tavola. Un racconto fatto di gesti antichi e innovazione consapevole, che ha esaltato il valore di una cucina povera, ma ricca di sapore, cultura e salute.
Il Ruolo dei Grani Antichi nella Sostenibilità Alimentare. Durante l’evento, è stata presentata un’analisi sull’evoluzione genetica dei grani antichi, evidenziando il loro valore rispetto alla monocultura intensiva. Queste varietà, adattate nei secoli ai nostri territori, rappresentano un patrimonio di biodiversità e resilienza, con importanti benefici per l’ambiente e per la salute umana. In particolare, il grano Chiattulidda di Licata, dell’agricoltore Tony Rocchetta, è stato protagonista della narrazione gastronomica, attraverso il progetto Seme Antico, che unisce ricerca, innovazione e valorizzazione del territorio.
Esperienza Gastronomica e Cucina della Tradizione. La cucina dal vivo ha permesso di tradurre questi concetti in piatti che raccontano il legame profondo tra territorio e tradizione, utilizzando ingredienti locali e a km 0. Tra le preparazioni realizzate:
Pane fritto con uovo: con pane di grani antichi siciliani, varietà Chiattulidda, e uova, simbolo della cucina delle nostre nonne.
Pasta “I Siciliani” con piselli freschi, mollica atturrata e pecorino stagionato, su vellutata di piselli. Un formato esclusivo di pasta, a forma di Sicilia, creato e brevettato da Tony Rocchetta.
Frittata di carciofi Spinello, varietà locale dal sapore intenso, emblema della biodiversità agricola siciliana.
Torta di grani antichi su coulis di pomodoro, dove il grano tenero Romano si fonde con la freschezza del pomodoro, per un connubio di sapori autentici.
“Un ringraziamento speciale va a Rosaria Floridia, Bibienne e Lidia Liotta, che hanno preso parte alla preparazione dei piatti in diretta, contribuendo a rendere l’esperienza ancora più coinvolgente e significativa, ha detto Rocchetta.
Un Futuro Radicato nella Tradizione. “Questo evento – ha aggiunto Rocchetta – rappresenta un passo fondamentale nella promozione di un’agricoltura sostenibile e nella riscoperta del valore del cibo genuino, coltivato con rispetto e trasformato con amore. La Dieta Mediterranea non è solo un modello alimentare, ma una vera e propria filosofia di vita, un equilibrio perfetto tra uomo e natura, tra gusto e salute”.
“Con il progetto “La Via del Grano”, insieme a istituti scolastici e enti di ricerca, continueremo a diffondere la conoscenza dei grani antichi siciliani e delle pratiche agricole tradizionali, per tramandare alle nuove generazioni un patrimonio che non è solo gastronomico, ma culturale e identitario”, conclude.







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