Se n’è andato in silenzio, senza un annuncio ufficiale, senza un congedo pubblico, e a distanza di una settimana non c’è ancora stato un sostituto. Questo vuoto si avverte, soprattutto in un’amministrazione che sta attraversando un periodo di difficoltà. Stiamo parlando delle dimissioni del vicesindaco Aurelio Trupia.
Alcune voci interne suggeriscono che la sua uscita possa essere legata a un presunto disinteresse verso alcune dinamiche aziendali, ma si tratta di voci non confermate ufficialmente, che continuano però a sollevare dubbi. Nel frattempo, senza troppo clamore, si sta preparando l’ingresso di una nuova figura, che potrebbe essere già stata scelta o che è ancora in fase di valutazione. Ma la domanda fondamentale non è solo chi prenderà il suo posto, ma cosa ha portato a questa situazione.
Quello che emerge tra i corridoi e gli uffici è un senso di incertezza: l’amministrazione sembra affrontare un momento complesso, in cui ogni cambiamento di ruolo, ogni decisione, suscita interrogativi. Un tempo c’erano progetti, idee chiare e una visione definita. Oggi, invece, sembra che si stia navigando a vista, tra silenzi e scelte non sempre condivise.
Il rischio? Che anche questa transizione venga trascurata, senza essere compresa fino in fondo, come un altro passo in un percorso che, purtroppo, sembra ancora lontano dall’arrivare a una soluzione definitiva.
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