Lo scorso 6 marzo si è tenuta la presentazione de “Le notti senza memoria”, l’ultimo romanzo di Carmelo Sardo, l’autore agrigentino trapiantato a Roma, candidato al Premio Strega 2025. Il libro, edito da “Bibliotheka”, è stato proposto per la prestigiosa competizione dal critico letterario Angelo Piero Cappello, dirigente del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, nel suo ruolo di “Amico della domenica”. Nonostante le dinamiche editoriali rendessero improbabile la partecipazione di Carmelo Sardo alla cerimonia di premiazione al “Ninfeo”, la segnalazione rivestiva comunque un’importanza significativa, premiando l’impegno dell’autore nell’universo dell’editoria. Per celebrare questa importante candidatura, (solo Leonardo Sciascia tra gli scrittori agrigentini era riuscito a vincere il Premio Strega nel lontano 1963 con “Il giorno della civetta”), quella sera, alle 18, presso il “Cafè Girasole” ad Agrigento, nell’ambito della rassegna “Girapagine, il gusto della letteratura” organizzata in collaborazione con il “Mercante di libri”, è stato presentato il romanzo. Questo libro, ambientato nella città dei templi, raccontava la storia di Carlo e il suo amore folle per Nora, una ragazza mediterranea incontrata casualmente in un bar del centro città mentre entrambi sorseggiavano Pernod, lei ventenne e lui trentaduenne. Il “Cafè Girasole”, cuore della movida agrigentina, si era rivelato il luogo ideale per il lancio del nuovo libro di Carmelo Sardo, permettendogli di incontrare i suoi numerosi lettori affezionati. Il protagonista del romanzo, Carlo Attardo, rincorreva la figura di Nora, la donna dei suoi sogni, ispirata non tanto da una realtà comune quanto da un incontro onirico: “La prima volta che l’ho vista l’avevo appena sognata. Intendo dire che meno di due ore prima di ritrovarmela davanti, nel bar dove ci siamo conosciuti, dormivo beato nel letto di casa e la stavo sognando”, si legge nell’incisivo incipit del romanzo. Attraverso le sue pagine, Carmelo Sardo ci aveva invitato a riflettere sul destino e sul peso delle nostre scelte, anche su quelle mancate, suggerendo una considerazione forse amara: talvolta la vita che viviamo non corrisponde a quella che avremmo desiderato, un incubo che nessuna alba sarebbe riuscita a interrompere. Beniamino Biondi era stato presente per dialogare con Carmelo Sardo durante l’evento al “Cafè Girasole”. LORENZO ROSSO
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