Sono circa 11 mila le domande di famiglie presentate all’Irfis con la richiesta del Reddito di povertà in Sicilia. Non trattandosi di click day sono valide tutte le domande che arriveranno fino al 15 aprile. Il budget messo a disposizione dal governo Schifani è di 30 milioni di euro. La corsa al contributo, una tantum e da non restituire, era scattata martedì a mezzogiorno e il bilancio fatto nelle scorse ore dall’istituto di credito regionale guidato da Iolanda Riolo indica un trend di oltre 5 mila domande al giorno. Il governo prevede di erogare una media di 3.000 euro a famiglia.
Dopo il 15 aprile verrà stilata una graduatoria che non tiene conto in alcun modo di chi si è fatto avanti per primo ma è basata sulla valutazione di requisiti quali in valore del modello Isee e il numero di figli: 5.000 euro per chi supera i 30 punti, 3.500 euro tra 21 e 30 punti, 2.500 euro fino a 20 punti. Poiché sarà decisivo il reddito certificato col modello Isee, è facile prevedere gli importi degli assegni: il massimo, 5 mila euro, andrà a chi ha un reddito compreso fra 0 e 1.500 euro. Poi, via via che il reddito cresce, il contributo scenderà a 3.500 o 2.500 euro.
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