AGRIGENTO – Un appuntamento che segna l’inizio di un percorso che si spera possa essere solo il primo di una lunga serie. È quanto sottolinea Maria Teresa Cucinotta, presidente della Fondazione Agrigento 2025, in occasione della presentazione del libro dedicato al racconto del mito che segna l’inizio delle celebrazioni per Agrigento Capitale della Cultura 2025. “C’è stata molta polemica – aggiunge Cucinotta – con questo evento si taglia la polemica, si va avanti e si sviluppa questo magnifico appuntamento che è Agrigento, capitale della cultura 2025. Stiamo lavorando, l’organizzazione è partita, abbiamo la sede, siamo in contatto con la provincia, stiamo cercando di correre per recuperare il tempo perduto. È una grande responsabilità, ma ce la stiamo mettendo tutta.”
Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, ha commentato: “Oggi è un giorno importante. La presentazione del libro è un motivo di onore e sono lusingato. I preparativi vanno bene, e questa è la dimostrazione di quello che Agrigento riesce a esprimere culturalmente. A breve ci sarà anche la 77esima edizione della festa del Mandorlo in Fiore, che quest’anno avrà un’impronta diversa, più culturale, sempre con un messaggio di accoglienza, integrazione e pace che verrà lanciato in tutto il mondo.”
Miccichè ha poi annunciato che “gli altri eventi sono già tutti in cantiere” e ha concluso: “Il patrimonio culturale della Sicilia è pazzesco, è uno dei più grandi della penisola. Sono emozionato perché sono riuscito a dare alla mia città, al mio territorio, qualcosa che resterà nella storia.”
Miccichè ha poi annunciato che “gli altri eventi sono già tutti in cantiere” e ha concluso: “Il patrimonio culturale della Sicilia è pazzesco, è uno dei più grandi della penisola. Sono emozionato perché sono riuscito a dare alla mia città, al mio territorio, qualcosa che resterà nella storia.”
Tra gli altri interventi, è intervenuto anche Gaetano Gaziano, sottolineando che, al di là delle critiche (a volte legittime, a volte pretestuose), tutti dobbiamo dare il nostro contributo perché “la scommessa della cultura” non può essere persa, ma deve essere un’opportunità (irripetibile) di crescita culturale e sociale per la nostra città e la nostra provincia. Gaziano ha poi ricordato: “Non ho perso l’occasione di ricordare che sono intervenuto anche come presidente dell’Associazione ‘Salviamo la Valle dei Templi’, che da 20 anni, insieme a pochi ‘donchisciotti’, si batte contro l’ecomostro del rigassificatore a ridosso della Valle. E ho aggiunto, perché sentisse anche il capo redattore di Repubblica: ‘Non glielo faremo fare’. OK alla celebrazione di Agrigento Capitale della Cultura, ma prima tuteliamo il nostro millenario patrimonio culturale esistente!”
Fonte: ITALPRESS
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