La città dei Templi sta vivendo un momento storico che va oltre la sua fama archeologica, oltre la sua bellezza senza tempo. Agrigento, purtroppo, non sempre ha avuto il riconoscimento che merita all’interno dei confini nazionali. Ma fuori dalla sua terra, Agrigento è già Capitale. Capitale della cultura, delle tradizioni, e adesso, grazie al suo ruolo di Capitale Italiana della Cultura 2025, sta conquistando il giusto posto che le spetta nel cuore dell’Italia.
Lo sa bene Don Baldo di San Leone, che l’altro giorno ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 a Roma, insieme al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Due siciliani che rappresentano con orgoglio una terra che oggi più che mai ha un ruolo di primo piano nel panorama nazionale. E dietro di loro c’è una città che ha deciso di non aspettare più per farsi riconoscere come protagonista.
Mattarella, con i suoi legami profondi con la Sicilia, è l’emblema di un cambiamento in atto. E se Agrigento è già Capitale fuori dai suoi confini, è solo una questione di tempo prima che lo diventi anche dentro i suoi stessi confini. La nomina a Capitale della Cultura non è solo un riconoscimento simbolico, ma il segno tangibile che Agrigento, pur con le sue difficoltà, è pronta a diventare il centro di un fermento culturale che la farà brillare anche nei prossimi anni.
In tutto questo, Giorgio Mulè, già deputato e vice presidente della Camera dei deputati, ha sempre avuto un legame speciale con Agrigento. Qui è iniziata la sua carriera, e oggi continua a portare avanti la battaglia per una Sicilia sempre più al centro delle decisioni politiche ed istituzionali.
Agrigento è già Capitale. Non c’è più dubbio. E se ancora non lo è ufficialmente nella percezione collettiva, sicuramente lo diventerà anche nel cuore degli agrigentini e di chi guarda a questa città con ammirazione e speranza.
Nella foto Don Baldo, Mattarella e alle loro spalle Giorgio Mulè che prima di intraprendere la carriera politica, ha iniziato il suo percorso giornalistico lavorando per il quotidiano “Gds”, un’importante testata siciliana.
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