Due tifosi della Sancataldese, di 35 e 30 anni, entrambi di Serradifalco, sono stati arrestati, perché ritenuti responsabili dell’aggressione, con calci e pugni, del funzionario di polizia impegnato nel servizio di ordine pubblico per la partita di domenica scorsa, Licata-Sancataldese, disputata allo stadio “Dino Liotta”, causandogli ferite giudicate guaribili in 8 giorni. Devono rispondere di violenza, minaccia, resistenza a Pubblico ufficiale, lesioni personali e lancio di materiale pericoloso in occasioni di manifestazioni sportive. A identificare i primi autori della guerriglia urbana sono stati gli agenti della Digos di Agrigento e i poliziotti del Commissariato di Licata, collaborati dalla Scientifica e dalla Questura di Caltanissetta.
Prima e dopo la gara si sono registrati disordini e tafferugli. A rimanere feriti quattro poliziotti, colpiti appunto a calci e pugni e con una sassaiola, e tre carabinieri che sono stati raggiunti dalle schegge di bottiglie molotov. Tutti quanti sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso. Il trentenne è stato anche ritenuto responsabile di aver lanciato una bottiglia di vetro all’indirizzo dei tifosi licatesi. I due arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari. Gli arresti sono stati convalidati dal Gip del tribunale di Agrigento, e contestualmente i domiciliari sostituiti con la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria con il conseguente divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive.
Il questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, a seguito del lavoro della Divisione Anticrimine, ha tempestivamente adottato a carico dei due soggetti il Daspo della durata di 5 anni con la prescrizione di ottemperare all’obbligo di comparire presso gli uffici di polizia durante lo svolgimento di tutte le partite della Sancataldese. L’attività investigativa continua senza sosta per provare a risalire a tutti i partecipanti agli scontri, una trentina di persone in tutto, che hanno danneggiato anche 6 auto (due delle quali appartenenti alle forze dell’ordine).
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