Una folla silenziosa e composta si è radunata nel cuore di Agrigento, unita da un sentimento profondo di speranza e spiritualità. È così che l’arcidiocesi di Agrigento ha dato inizio al Giubileo della Speranza, un evento che, per volontà di Papa Francesco, risuona non solo a Roma ma anche nelle periferie del mondo cattolico, come nella suggestiva cornice della città dei Templi.
Il pellegrinaggio, che ha visto la partecipazione di fedeli provenienti da ogni angolo della provincia, è partito da piazzale Vittorio Emanuele, snodandosi per le vie del centro fino a raggiungere la maestosa Cattedrale di San Gerlando. Guidato dall’arcivescovo monsignor Alessandro Damiano, il corteo ha camminato accompagnato dalla preghiera e dal suono delle campane, simbolo di un richiamo universale alla fede.
Il momento più solenne è arrivato dinanzi alla porta della Cattedrale, quando monsignor Damiano, alzando per tre volte il crocifisso verso i fedeli, ha invitato la comunità a entrare nel Giubileo con il cuore aperto e pronto a rinnovarsi. Una volta varcata la Porta Santa, i presbiteri hanno raggiunto l’altare per celebrare l’eucaristia, segnando ufficialmente l’avvio dell’Anno Giubilare anche per Agrigento.
La processione, tuttavia, non è stata immune da piccoli disagi. Nonostante i divieti di sosta segnalati con largo anticipo lungo il percorso, diverse automobili sono state multate dai vigili urbani, richiamando l’attenzione su una gestione della viabilità che, in eventi così partecipati, richiede maggiore sensibilità e rispetto.
Il Giubileo della Speranza, nella città dei Templi, si è aperto con un segno forte di unità e fede, offrendo ai pellegrini un’occasione per riscoprire il valore della comunità e il significato profondo di camminare insieme, verso un futuro illuminato dalla speranza.
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