Il Prefetto Romano propone un servizio ferroviario metropolitano per decongestionare il centro cittadino
Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, si prepara ad accogliere un flusso di visitatori stimato in oltre 3 milioni di presenze. In vista di questo importante traguardo, il prefetto Filippo Romano ha avanzato una proposta strategica per migliorare i collegamenti tra il centro città e la periferia, puntando sul rafforzamento della rete ferroviaria locale.
Romano ha sottolineato l’importanza di potenziare la tratta ferroviaria Palermo-Agrigento, che attraversa stazioni strategiche come Aragona Caldare (dotata di ampi parcheggi), Agrigento Bassa, Porto Empedocle, e include una fermata nei pressi della Valle dei Templi-Kolymbetra. La sua visione è chiara: uno stabile incremento delle corse, almeno per tutto il 2025, potrebbe trasformare questa linea in un vero e proprio servizio metropolitano.
“La Regione Siciliana – ha precisato il prefetto – sta studiando soluzioni per la città della cultura. Ha già stanziato 4 milioni di euro e sta direttamente impegnandosi sul territorio. Tra queste attività, l’assessore regionale alle Infrastrutture Aricò sta lavorando anche alla ricerca di soluzioni alternative, come l’utilizzo del treno”.
L’obiettivo è creare un sistema di trasporto integrato, capace di rispondere alle esigenze culturali e logistiche di un territorio in crescita. “Un esempio tangibile – conferma Romano – di rinascita infrastrutturale è la stazione di Porto Empedocle, riportata a nuova vita grazie al lavoro della Fondazione FS Italiane“.
Il direttore della Fondazione, Luigi Cantamessa, ha ricordato come il restauro sia stato il frutto di un impegno condiviso per valorizzare il patrimonio ferroviario siciliano. “Questa stazione non è solo un luogo, ma un simbolo di riscatto e di bellezza da preservare”, ha affermato.
Dopo anni di abbandono, la stazione di Porto Empedocle è stata finalmente recuperata e aperta al pubblico. “Il caso non esiste”, ha sottolineato Cantamessa, riflettendo sull’importanza del progetto. “Quando, appena assunto, vidi erbacce e questa meravigliosa pietra siciliana, percepii l’energia del sole e del sale”, ha ricordato, rimarcando il valore di preservare la bellezza della Sicilia.
La stazione è ora un esempio di come il recupero del patrimonio architettonico possa trasformarsi in un’opportunità per rilanciare il territorio. “Se ripulissimo e riportassimo i fasti di quella Sicilia che ci hanno descritto Pirandello e Sciascia, venderemmo solo bellezza”, ha dichiarato Cantamessa.
Il prefetto Romano ha recentemente preso parte a un viaggio a bordo di un treno “Espresso” di FS Treni Turistici Italiani lungo la storica tratta Palermo-Porto Empedocle, celebrando i 150 anni della ferrovia, attivata il 1° novembre 1874, e l’inaugurazione di un nuovo hub culturale e turistico nell’area ferroviaria di Porto Empedocle.























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