Un tempo icona della vita quotidiana siciliana, il carretto siciliano ha affascinato generazioni con il suo ruolo centrale nell’economia e nelle tradizioni dell’isola. Fino agli anni Sessanta, colonne di carretti percorrevano le strade siciliane, trasportando prodotti agricoli e persone, simboli di un’economia agricola e artigianale che coinvolgeva fabbri, pittori e intagliatori, collaborando in una vera e propria “catena di montaggio”.
Oggi, i carretti restano nei nostri ricordi, e grazie a eventi e sfilate come la Sagra del Mandorlo di Agrigento e le celebrazioni di Santa Rosalia a Palermo, essi rivivono, suscitando curiosità, soprattutto nei giovani, per il loro valore storico e artistico. In molte di queste celebrazioni, è possibile ammirare alcuni esemplari ben conservati, frutto della passione di pochi collezionisti. Alcuni carretti “moderni”, risalenti a una cinquantina di anni fa, testimoniano l’evoluzione e la scomparsa di un’epoca, mentre il Museo Pitrè di Palermo custodisce l’unico carretto siciliano del XIX secolo.
Una tradizione che ci riporta a una Sicilia lontana ma ancora vibrante. Una celebrazione visiva di un passato che continua a ispirare e a commuovere.
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