All’Eremo di Santa Rosalia a Santo Stefano Quisquina, alla presenza del vice prefetto Vicario Massimo Signorelli, del comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Nicola De Tullio, del comandante della Compagnia di Cammarata capitano Dario Cocchioni, del sindaco Francesco Cacciatore, del presidente della locale sottosezione dell’Associazione nazionale carabinieri Pasquale Troja, di personale della Compagnia Carabinieri di Cammarata, della Questura di Agrigento e della Compagnia della Guardia di finanza di Sciacca, è stata officiata una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal cappellano militare dell’Arma dei Carabinieri, Don Salvatore Falzone.
Presenti anche il cappellano militare dell’Esercito, Don Filippo Ferlita, e all’arciprete di Santo Stefano Quisquina, Don Giuseppe Alotto. Al termine di un primo momento di raccoglimento, ad esito del quale è stata benedetta la croce posta all’ingresso dell’area che conduce all’Eremo, ha avuto inizio la processione che, accompagnata dai Carabinieri in Grande Uniforme e dalle preghiere dedicate alla “Santuzza”, ha condotto tutti i partecipanti al santuario, dove Don Salvatore Falzone ha celebrato la Santa Messa, accompagnata dalle note musicali e dalle voci dell’Associazione culturale “Schola Cantorum Quisquinae”, e resa ancora più solenne dalla presenza, sull’altare, delle reliquie di Santa Rosalia.
La cerimonia si inserisce nel novero dei numerosi eventi relativi al IV Centenario della scoperta della Santa Grotta e dell’Epigrafe di Santa Rosalia alla Quisquina (1624 – 2024)..
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