Il tribunale di Palermo ha annullato un’ingiunzione di pagamento nei confronti di un professore universitario di Casteltermini, ormai in pensione, che aveva ricevuto la richiesta di restituzione, da parte della Regione, di 29.000 euro. Il docente di architettura, in particolare, secondo quanto ricostruisce il suo legale Girolamo Rubino, aveva superato una selezione, indetta dal dipartimento nazionale della Funzione pubblica, ottenendo una consulenza retribuita nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza.
Dopo il completamento del progetto la Regione, nell’agosto dello scorso anno, ha disposto la risoluzione del rapporto di lavoro ritenendo che il professionista non possedesse i requisiti ovvero non fosse in pensione. Il docente, affidandosi allo stesso avvocato Rubino e al collega Rosario De Marco Capizzi, ha contestato, con un ricorso al tribunale del lavoro, sia la risoluzione del contratto che la richiesta di restituzione dei compensi.
Somme che l’ente ha poi provato a recuperare con un’ingiunzione di pagamento. Il tribunale di Palermo, tuttavia, come sostenuto dai legali Girolamo Rubino, De Marco Capizzi e Daniele Piazza, ha annullato l’ingiunzione ritenendo che, in pendenza del procedimento davanti al giudice del lavoro, il credito non fosse “certo ed esigibile”.
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