Il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Alessia Sinatra ha chiesto la condanna di Carmelo Vardaro, 47 anni di Favara, difeso dall’avocato Salvatore Virgone, per un duplice tentato omicidio mentre ha proposto l’assoluzione per un omicidio e un altro agguato fallito, al processo scaturito dall’inchiesta “Mosaico” sulla faida Favara – Liegi. La quantificazione della pena verrà resa nota a conclusione dell’udienza del prossimo 21 maggio.
Il processo è in corso di svolgimento davanti ai giudici della Corte di Assise del Tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato. Vardaro è l’unico imputato che non ha scelto il rito abbreviato. Le indagini della Squadra Mobile di Agrigento, con la collaborazione della Mobile di Palermo e della polizia belga, hanno consentito di ricostruire la “scia” di sangue con 5 omicidi consumati, e altrettanti tentati (commessi tra Liegi e Favara tra il 2016, ed il 2018), e altri due tentati omicidi mai denunciati.
Vardaro è accusato dell’omicidio di Mario Jakelich e dei tentati omicidi di Maurizio Distefano e Carmelo Nicotra. Vardaro – sempre secondo l’accusa – avrebbe fatto parte del commando che ha freddato Jakelich, con un colpo di pistola in fronte, il 14 settembre del 2016 in Belgio, mentre la vittima designata il favarese Maurizio Di Stefano, colpito da alcuni proiettili, riuscì a salvarsi.
Lo stesso Distefano ritenuto, il 23 maggio del 2017, scampò ad un secondo agguato nel garage di Carmelo Nicotra rimasto ferito da alcuni colpi di kalashnikov ai glutei. Lo stralcio abbreviato, con altri sei imputati, si è concluso in Appello con quattro condanne notevolmente ridimensionate e due assoluzioni.
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