Siamo in Piazza Ravanusella, in un piccolo anfratto al riparo dal brusio degli avventori dello Scaro Café. Chiediamo a Roberto Bruccoleri di raccontarci la sua storia e il suo rapporto con questo angolo di mondo. Operatore culturale, dopo il lockdown decide di tornare per rimanere: nella propria città d’origine Roberto riporta l’esperienza maturata a Milano nel settore turistico. Adesso, il suo lavoro è narrare a gruppi di visitatori la Medina – così gli piace definire l’intrigo di vicoli e cortili tra i quali ormai si muove quotidianamente. Ma non solo: tra cultura e letteratura, l’orizzonte urbano per lui ingloba anche il sacco edilizio, i toll che grandeggiano, come moderne torri medievali, all’interno e ai margini della città storica. Fuori dai grandi circuiti turistici, è possibile una narrazione più libera, laica e consapevole.
In questa puntata di Voci in Piazza, il podcast di SBEM! che raccoglie tutte le voci intorno a Piazza Ravanusella, potrete sentire anche le sue parole. Nel rumore di suoni e lingue differenti, Roberto descrive anche una multiculturalità intrisa di culti e costumi solo in apparenza diversi. Su questo tema, il 28 aprile il tour Agrigento Spirituale, al quale è possibile partecipare prenotandosi a questo link.
Sotto i cieli di Agrigento ecco Piazza Ravanusella, antico mercato e fulcro della vita sociale e culturale della città. Qui, di fronte alla vista maestosa del mare, sorgeva un tempo il cimitero ebraico, un segno indelebile della ricca storia di questa zona. La storia di Piazza Ravanusella e del quartiere circostante ha subito un profondo mutamento con la legge Merlin degli anni ’50, quando le case chiuse furono chiuse e le donne che praticavano l’antico mestiere si spostarono qui, trasformando il quartiere in un luogo malfamato e a tratti losco. Roberto Bruccoleri, testimone di questa trasformazione, racconta le storie che suo padre gli tramandava: di quando la famiglia si trasferì a Via Gallo negli anni ’50, trovando un quartiere popolare vibrante di vita. Ma con la legge Merlin, il quartiere è cambiato, diventando un luogo di emarginazione e clandestinità.
Oggi, grazie agli sforzi di rigenerazione urbana portati avanti da Scaro, Piazza Ravanusella guarda al futuro con speranza. Il quartiere multietnico, con le sue due moschee e la sua storia intricata, ha bisogno di cure e attenzioni per tornare a essere un luogo di incontro e convivialità. Il sogno di Bruccoleri è quello di vedere Piazza Ravanusella tornare a vivere, con spettacoli, eventi e momenti di aggregazione. Con il passare degli anni, questo luogo ha accumulato saggezza e storia, diventando un vero e proprio laboratorio di idee e cultura.
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