Fu costruito nel 1751 per volere di Alessandro II Filangeri.
Gioisce anche Santa Margherita Belìce per il teatro Sant’Alessandro: è tra i 7 agrigentini riconosciuti “monumento nazionale”. La votazione è stata fatta alla Camera, dopo la discussione generale, prima di Pasqua. Il Teatro Sant’Alessandro fu costruito nel 1751 per volere di Alessandro II Filangeri, con 300 posti a sedere, è situato all’interno dello storico Palazzo Filangeri Cutò, residenza estiva del celebre scrittore del romanzo “Il Gattopardo”. G.Tomasi di Lampedusa, al Teatro Sant’Alessandro, assistette per la prima volta a una rappresentazione dell’Amleto, recitato da una compagnia di girovaghi. Sono stati votati degli emendamenti, fra cui quello del deputato agrigentino Lillo Pisano: “Ringrazio l’Onorevole Pisano per l’attenzione e l’impegno profuso nel nostro territorio“, dice l’assessore comunale di Santa Margherita, Deborah Ciaccio.
Sabato prossimo, 6 aprile, la conferenza stampa sui 7 teatri agrigentini “monumento nazionale” , alle 10:30 nel foyer del Pirandello di Agrigento. Ma in concreto che cosa significa? La dichiarazione di “monumento nazionale” è un particolare riconoscimento, previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. La legge sostituisce una procedura prevista dal Codice. La principale caratteristica di un edificio dichiarato “monumento nazionale” è di essere inalienabile.
La legge prevede anche che potranno essere dichiarati “monumenti nazionali” altri teatri, a patto che l’edificazione risalga ad almeno 100 anni e con almeno uno di due requisiti: la programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico e/o il cui edificio sia stato dichiarato di interesse culturale.
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