Inflitti 2 anni e 10 mesi di reclusione per il 17enne licatese che la sera del 2 luglio dell’anno scorso ha gravemente ferito a coltellate il figlio ventiduenne del noto chef pluristellato Pino Cuttaia, in uno stabilimento balneare della “Mollarella”, a pochi metri dal mare e da alcuni locali della movida di Licata.
Il minore è stato riconosciuto colpevole di tentato omicidio aggravato dal giudice per le udienze preliminari del tribunale per i minorenni di Palermo, Antonina Pardo, che ha tenuto conto, della parziale incapacità di intendere e volere rispetto al fatto accertata da una perizia psichiatrica chiesta ed ottenuta dai difensori dell’imputato, gli avvocati Salvatore Manganello e Alberto Caffarello.
Il pubblico ministero Massimo Russo aveva chiesto la condanna a quattro anni e dieci mesi di reclusione. Il minore che solo fra un paio di mesi compirà 18 anni, venne arrestato poche settimane dopo la brutale aggressione. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti del Commissariato di Licata, avrebbe utilizzato un’arma da taglio colpendo tre volte il ventiduenne.
Un fendente al fianco, in particolare, provocò la rottura della milza e la perforazione della pleura che rese necessario un intervento chirurgico. Il giovane si salvò dopo settimane di ricovero in cui finì pure in terapia intensiva. All’origine del fatto di sangue vi sarebbe un litigio provocato dalla richiesta di restituzione di uno scooter che il 17enne avrebbe rubato al fratello di Cuttaia.
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