La delegazione coreana è guidata da Youn Jae-Won, presidente della Fondazione culturale Seokju.

E’ quello di questa mattina il momento centrale della visita della delegazione di operatori culturali e giornalisti provenienti dalla Corea del Sud con il simposio sul tema “Musealizzazione dei siti archeologici e musei su misura”, al museo archeologico Griffo, proprio nella sala Telamone a cui si ispira la sala della Pagoda del museo di Seoul, durante il quale interverranno esperti nel campo dei Beni culturali e dell’Arte di entrambi i Paesi.
La delegazione coreana è guidata da Youn Jae-Won, presidente della Fondazione culturale Seokju e accompagnato da personalità coreane molto importanti, fra cui una famosa cantante lirica, una nota ballerina e una esperta del rito di preparazione del the. A documentare tutto, l’inviato di un popolare quotidiano coreano. Si tratta della prima tappa di un progetto che si svolgerà nel 2024 con un cronoprogramma in corso di definizione che si protrarrà anche nel 2025. E’ la prima tappa del progetto di Gemellaggio per i Beni culturali Sicilia-Corea 2024. L’iniziativa è organizzata dalla DMO – Distretto Turistico Valle dei Templi e dall’Ordine degli architetti di Agrigento, con il patrocinio del ministero degli Esteri, dell’assessorato regionale ai Beni culturali, del Comune di Agrigento, del Parco Valle dei Templi, della Fondazione Teatro Luigi Pirandello e del conservatorio di musica Artuto Toscanini. L’occasione è data dal 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia, nell’ambito delle attività di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.
Dopo il saluto del sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, e dell’assessore alla cultura, Costantino Ciulla, e gli interventi di apertura dell’amministratore delegato della DMO Distretto Turistico Valle dei Templi, Fabrizio La Gaipa, e del presidente dell’Ordine degli architetti Rino La Mendola, le relazioni dell’architetto Youn Jae-Won, con una relazione sulle similitudini fra il museo coreano e quello agrigentino, del direttore del Parco archeologico, Roberto Sciarratta, e di Giacomo Minio, docente universitario in Economia dei Beni Culturali dell’Università di Palermo
“Un confronto a tutto tondo con momenti musicali, sui costumi, sulle danze- dice il presidente dell’ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola-. L’obiettivo principale è la divulgazione in Corea del Sud dei modelli italiani di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, contribuendo così al vivace dibattito culturale da tempo in corso in Corea del Sud. Non sottovalutiamo che loro hanno una grande passione per l’architettura che ritengono uno strumento essenziale per promuovere la crescita economica e per consolidare l’identità di un paese che soffre la divisione delle due Coree avvenuta nella seconda guerra mondiale. Se i coreani hanno da apprendere dal nostro paese sulla gestione dei beni culturali, noi abbiamo tanto da apprendere da loro, non solo per il sistema tecnologico all’avanguardia, ma anche per la fiducia che ripongono nell’architettura quale motore di una crescita, di uno sviluppo urbanistico e socio economico delle città.”
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Ieri pomeriggio, nel foyer Montalbano del teatro Pirandello, si è svolta la cerimonia di preparazione del the, una esibizione di danza coreana in abiti tradizionali di Jeong Hyejin e una performance musicale realizzata in collaborazione con il conservatorio di musica Arturo Toscanini di Ribera, che ha visto l’alternarsi artisti dei due Paesi, accomunati dal linguaggio universale della musica e della lirica, patrimonio mondiale dell’Umanità, che è stata impreziosita, per l’occasione, dal confronto di tradizioni e culture diverse e secolari.










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