“Si tratta infatti – spiega il coordinatore territoriale della Sanità Pubblica della Cisl Fp Alessandro Farruggia – di una realtà sicuramente innovativa e utile per le gestanti ma, nello stesso tempo, massacrante per le poche ostetriche, infermieri e operatori socio sanitari in servizio. Questo per non parlare dei medici che oltre a garantire il servizio presso la propria assegnazione sono costretti a sopperire le carenze di altri presidi ospedalieri. Infatti, l’organico che era previsto per garantire una unità operativa complessa, oggi, si ritrova a gestire due unità operative differenti, cioè Ostetricia e Ginecologia e la Parto analgesia”.
Il sindacato, nel tempo, ha avanzato numerose richieste di implementazione del personale in servizio, ma nulla è stato ancora fatto. Intanto questa condizione ha generato un elevato stress lavoro correlato fra gli operatori sanitari, con il grave rischio di poterli indurre a possibili errori nello svolgimento delle proprie attività. “Da quanto ci risulta – continua Farruggia- non è stata mai fatta un’attenta analisi rispetto ai professionisti impiegati e quelli effettivamente necessari. Inoltre ad amplificare ancor di più il malessere e lo stress a carico dei dipendenti è il numero dei ricoveri che è non congruo rispetto al numero di posti letti previsti dalla rete ospedaliera (30-32 contro i 28 previsti). A questo si aggiunge la gestione di tre sale parto, di una sala operatoria nelle situazioni di urgenza ed emergenza, l’ambulatorio, il triage, le infinite sedute operatorie e molto altro”. Secondo il sindacato non è più tollerabile “l’indifferenza e la totale assenza di chi prioritariamente dovrebbe dare ascolto ai propri collaboratori o quantomeno cercare di ridurre o alleviare i carichi di lavoro. Non si capisce come mai a distanza di un anno non sia stato assegnato del personale dedicato, per come fra l’altro previsto dalla dotazione organica e atto aziendale al fine di dare completezza al servizio”.
“Per quanto sopra – dice in conclusione Farruggia – auspichiamo un immediato intervento risolutivo e che la situazione attuale possa modificarsi nel più breve tempo possibile al fine di garantire serenità a tutti gli operatori nello svolgimento delle proprie attività. Diversamente lo stato di agitazione sarà alle porte”.
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