E’ stato trovato in possesso di oltre 24 chili di cocaina, per la maggior parte ancora confezionata in panetti, oltre a bilancini di precisione, e a diverse migliaia di euro in contanti, verosimilmente, frutto dell’attività di spaccio. I carabinieri della Compagnia di Agrigento, guidati dal comandante provinciale Vittorio Stingo, e dal maggiore Marco La Rovere, coordinati dal procuratore facenti funzioni Salvatore Vella, hanno arrestato, in flagranza di reato, Ignazio Umberto Blandina di 60 anni, di Lampedusa, per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio che i
Il Gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, su richiesta del pubblico ministro, titolare del fascicolo d’inchiesta, Gianluca Caputo, ha convalidato, l’arresto del lampedusano. Il sequestro di cocaina effettuato dai carabinieri della Stazione di Lampedusa, e del nucleo Operativo di Agrigento, è il più grosso sequestro di polvere bianca, che sia stato mai realizzato sulla più grande delle isole Pelagie, e uno dei più ingenti in tutto il territorio della provincia agrigentina.
“Lampedusa si conferma oggi come una delle maggiori piazze di spaccio di cocaina dell’intera Sicilia – ha detto il procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella -. La sostanza viene venduta mediamente a prezzi più alti rispetto alle altre piazze siciliane. E questo per via della grande domanda di stupefacenti in un territorio così piccolo, soprattutto nel periodo estivo quando l’isola viene invasa da migliaia di turisti”.
I carabinieri da qualche giorno si erano accorti di un anomalo via vai di persone dall’abitazione di Blandina, che era anche sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare. Quindi è scaturita la decisione di un controllo mirato, e poi una perquisizione, nel corso della quale, è stata appunto ritrovata la cocaina, oltre 24 chilogrammi, Le indagini non sono ancora concluse, e le condotte oggi contestate all’indagato non sono ancora definitivamente accertate.
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