Il prossimo 31 maggio, alle 18 in via Amendola 37 ad Agrigento, i rappresentanti delle associazioni che si battono contro la realizzazione di un rigassificatore a Porto Empedocle, si riuniranno in assemblea per ribadire, ancora una volta, perché dicono “NO” all’impianto. Secondo alcuni punti inseriti nella locandina, il rigassificatore è “inutile per affrontare la crisi energetica in corso perchè l’attività di rigassificazione è obsoleta”, sarebbe pericoloso per la natura perchè “devasta l’ambiente e la biodiversità, sversando in mare solfati e cloro-derivati che causerebbero gravi danni all’habitat marino e fastidiose schiume in tutta la costa”, e sarebbe dannoso per la salute perché “ha un impatto incalcolabile sull’ecosistema terreste e sul clima con rischi alla salute connessi al sistema riproduttivo e immunitario dell’uomo”. “E’ un abuso perchè non osserva nessuna delle norme che regolano l’insediamento di impianti pericolosi ed inquinanti”; “E’ contro il lavoro e le possibilità occupazioni perchè causerebbe l’interdizione della pesca e l’alterazione del traffico navale e terrestre. Mirerebbe l’attrattività e il prestigio storico, naturalistico e paesaggistico di tutta la fascia costiera , penalizzando gravemente il settore turistico e il suo indotto”. Tra i sostenitori dell’assemblea c’è il deputato nazionale, Michele Sodano: “I lavori più critici partiranno il 20 giugno prossimo alla camera – ci dice- dove si discuterà, in commissione bilancio, sul decreto aiuti che all’art. 5 prevede la nomina dei commissari dei rigassificatori per l’eventuale costruzione fregandosene delle valutazioni di impatto ambientale. Questo rigassificatore- ribadisce Sodano- non serve per riuscire a risolvere la crisi energetica attuale perchè sarà pronto tra sei anni quando le direttive europee tutte sono orientate sullo spegnimento del gas. Si verrebbe a costruire un’opera inutile , tutto dovrà passare per le fonti rinnovabili. Si andrebbe a costruire un ecomostro inutile con danno per il territorio. Nel decreto tutti insieme stiamo preparando emendamenti per abrogare l’intero art. 5. Vogliamo rendere impossibile la costruzione di qualsiasi rigassificatore a pochi km da beni culturali e paesaggistici”.

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
