I giudici della terza sezione del Tar di Palermo, presieduta da Guglielmo Passarelli Di Napoli, hanno accolto la sospensiva presentata da un agrigentino, militare dell’Esercito, al quale era stata congelata la retribuzione perché non si era vaccinato contro il Covid-19. Il militare era stato sospeso dal servizio e dalla retribuzione. L’avvocato Gabriele Licata (nella foto) ha impugnato il provvedimento davanti ai giudici amministrativi che hanno accolto il ricorso, e previsto “la corresponsione dell’assegno alimentare, atteso che il ricorrente resterebbe del tutto privo di mezzi di sostentamento”.
Appare possibile l’illegittimità costituzionale della norma “nella parte – aggiunge la sentenza – in cui determina una disparità di trattamento rispetto alle altre cause di sospensione, per le quali è invece prevista la concessione di un assegno alimentare in misura non superiore alla metà dello stipendio”. Non può essere accolta invece la domanda di annullamento del provvedimento di sospensione e di reintegra in servizio, visto che come stabilito dal Consiglio di Stato è legittimo l’obbligo vaccinale contro il coronavirus.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
