Con la formula “perché il fatto non sussiste”, il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha assolto il medico del pronto soccorso Paolo Gulotta, 45 anni, finito a processo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, per la morte di Maria Concetta Taglialavore, una 57enne deceduta di infarto l’8 maggio del 2014, all’ospedale “San Giovanni di Dio”.
Il medico -secondo l’accusa della Procura della Repubblica – aveva scambiato una sofferenza cardiaca per asma. Il pubblico ministero al termine della requisitoria aveva chiesto la condanna a 1 anno e 6 mesi di reclusione.
Il giudice ha invece accolto la tesi del difensore dell’imputato, l’avvocato Silvio Miceli, secondo cui la paziente, arrivata in pronto soccorso per una crisi asmatica di tipo allergico, di cui era affetta, fu trattata in modo appropriato. E al momento del ricovero la paziente non aveva i sintomi dell’infarto.
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