Enel rilancia il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle. Le indiscrezione provenienti dal mondo sindacale, su un progetto che dopo i fatti di Russia e Ucraina è tornato di grande utilità, trovano conferma nelle note stampa. Un progetto con tutte le autorizzazioni in regola, ritornato economicamente vantaggioso per via della situazione emergenziale che l’Europa sta vivendo. Ed ecco le note stampa:
Energia; Di Natale (Uiltec): “Fermamente convinti che il potenziamento del sito di rigassificazione di Porto Empedocle rappresenti motivo di Sviluppo per tutto il Paese, oltre che della Sicilia. Enel vada avanti!” Dichiarazione di Giuseppe Di Natale, Segretario generale della Uiltec siciliana
Mai come ora il Paese abbisogna di approvvigionamenti energetici. Soffiano venti di guerra sull’Europa conseguenti alla crisi tra Russia ed Ucraina che da problema geopolitico si rappresenta anche come disagio evidente per i cittadini del Vecchio continente in conseguenza della scarsità di materie prime, salita dei prezzi al consumo, impennata dell’inflazione. Un contesto in cui risalta il diffuso dibattito riguardante le forniture di gas all’Italia. Proprio i succitati aumenti del costo delle materie prime e di quelli energetici impongono una revisione del sistema dell’approvvigionamento di energia ed in particolar modo del gas. In tal senso è apprezzabile il ritrovato interesse di Enel sul progetto che riguarda la costruzione di un rigassificatore a Porto Empedocle e la recente sentenza del Tar che consente la costruzione del gasdotto che collegherebbe il terminale alla rete nazionale. A nostro giudizio si tratta della costruzione di una infrastruttura energetica fondamentale sia per la Sicilia che per l’intero Paese.
Il direttore italiano di Enel, Nicola Lanzetta, nei giorni scorsi ha dichiarato, in merito alla crisi energetica imperante che l’Italia non può essere succube di fattori che non controlla: “Siamo fermi – ha ribadito- con un paio di progetti importanti di rigassificatori, svincoliamoci dai tubi”.
L’opera prevista a Porto Empedocle consentirebbe di irrobustire, l’apparato industriale siciliano, di rilanciare un’area in sofferenza, diirrobustire l’assetto energetico siciliano.
Occorre rilanciare il progetto della costruzione del rigassificatore a Porto Empedocle perché significherebbe innanzitutto compiere il primo passo verso la riduzione dei costi energetici per gli utenti finali. Auspichiamo che Enel vada avanti nel rilancio del progetto mentre il sindacato in modo responsabile sensibilizzerà il territorio interessato sulle positive prospettive dell’opera in questione
Proprio in questa parte disagiata della Sicilia abbiamo l’urgenza di avere risposte occupazionali e di sviluppo basate sul rilancio economico-sociale, partendo dal potenziamento delle infrastrutture materiali come quelle portuali.
𝐑𝐢𝐠𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐚 𝐏𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐄𝐦𝐩𝐞𝐝𝐨𝐜𝐥𝐞- 𝐀𝐜𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐨 𝐞 𝐌𝐚𝐧𝐠𝐚𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚:
Dopo aver denunciato più volte l’aumento delle bollette e la situazione gravissima in cui versano i nostri concittadini è arrivato il momento di riproporre questioni che da anni avrebbero potuto essere parte della soluzione a tanti problemi .
Il Segretario della Uil di Agrigento, Gero Acquisto a tal proposito dichiara:
“Non è più il caso di procrastinare, mai come ora necessitiamo di approvvigionamenti energetici.
Non si fa altro che parlare di Transizione energetica e soluzioni sostenibili, ciò che ci preoccupa è il come arriveremo al raggiungimento di questi obbiettivi.
Indubbiamente anche nella nostra Provincia si sono fatti dei passi avanti, ma la produzione di gas in Italia è arrivata ai minimi storici, nonostante il nostro territorio sia ricco di giacimenti di gas, dipendiamo dalle importazioni, che a causa della situazione di crisi attuale rappresentano un problema che graverà sull’economia dei cittadini e del nostro territorio già martoriato a sufficienza dalla pandemia”.
“Gli aumenti del costo delle materie prime e dell’energia ci impongono di riconsiderare il sistema di approvvigionamento delle materie prime soprattutto per ciò che concerne il gas. – dichiara il Segretario della UILTEC agrigentina Giovanni Manganella, che continua –
“L’ interesse di Enel sul progetto che riguarda la costruzione di un rigassificatore a Porto Empedocle e la recente sentenza del Tar che consente la costruzione del gasdotto che collegherebbe il terminale alla rete nazionale ci fa ben sperare che qualcosa si muova ancora” .
I due sindacalisti, Acquisto e Manganella ribadiscono che riproporre la costruzione di questa infrastruttura energetica oggi è fondamentale per la nostra provincia , per la Sicilia e per il Paese.
Il progetto aveva una capacità produttiva di 8 miliardi di metri cubi di gas all’anno, rimettere in piedi e portare a termine la costruzione del rigassificatore, compreso il metanodotto di collegamento alla rete nazionale necessita comunque di tempi medio lunghi.
Il paese avrebbe bisogno di almeno 4 rigassificatori perché la transizione energetica avverrà nel lungo periodo e attraverso l’uso del gas.
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