Si è tenuto un incontro con il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Agrigento, Giuseppe Merendino e le sigle sindacali del comparto Vigili del fuoco, per risistemare la tettoia di copertura dell’area di ricovero automezzi di soccorso del distaccamento di Canicattì, parzialmente distrutta da un grosso albero caduto a causa del maltempo, ma soprattutto per trovare una soluzione circa l’individuazione di una struttura o meglio, un sito su cui edificare un distaccamento, secondo le specifiche richieste dal Dipartimento centrale dei Vigili del fuoco.
Nella prima parte dell’incontro si è discusso sulle modalità di intervento per ripristinare la tettoia dell’autorimessa e delle soluzioni utili per mettere in sicurezza l’impianto elettrico provvisorio che collega i mezzi alla rete elettrica, per il mantenimento in carica delle batterie. Nella seconda parte invece, il Sindaco ha proposto alcune soluzioni relativamente alla individuazione di un sito da destinare a sede del nuovo distaccamento di Canicattì.
“I siti prospettati dal sindaco sembrerebbero avere le caratteristiche e le specifiche tecniche richieste all’uopo, dunque atteso che, la valutazione dei tecnici dei Vigili del fuoco incaricati, possano dare esito favorevole e che il sito scelto non abbia vincoli o problematiche ostative, l’iter burocratico, potrebbe partire in tempi ragionevolmente brevi – afferma il coordinatore provinciale di Fns Cisl di Agrigento Diego Motisi -. Inaspettatamente dall’incontro la strada per una nuova sede del Distaccamento Vigili del fuoco di Canicattì, sembrerebbe un progetto fattivamente realizzabile”.
“In tutto ciò – continua Motisi -, non mancherà sicuramente il nostro contributo. Pertanto e doveroso ringraziare il sindaco Corbo per l’impegno assunto, dimostrando stima e sensibilità nei confronti dei Vigili del fuoco, rappresentando il valore e l’importanza della presenza di un adeguata caserma dei Vigili del fuoco sul territorio di Canicattì e su tutto il comprensorio di competenza. Un ringraziamento anche all’Ing. Giuseppe Merendino, coadiuvato dal funzionario Antonino La Porta per la determinazione profusa nel raggiungere il traguardo prefissato”.
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