22 o 29 maggio. Sono queste le date che l’assessore agli Enti Locali, Marco Zambuto, proporrà alla giunta regionale per le amministrative in 118 comuni siciliani. Per la verità Zambuto ha predisposto altre date possibili. Ma alcune 24 aprile e primo maggio sono da scartare per via del ponte festivo, altre, come il 5 giugno o il 12 giugno, comporterebbero ballottaggi a ridosso di luglio. Dunque l’unica vera alternativa sarebbe il 15 maggio con ballottaggi il 29. Ma la proposta su cui punta l’assessore, come scrive il Giornale di Sicilia, è che il primo turno sia a fine maggio e il ballottaggio ai primi di giugno: dunque la scelta sarà fra 22 e il 29 maggio. E sono giorni di grandi manovre in vista delle elezioni regionali in Sicilia. Con ogni probabilità sarà di nuovo in campo l’attuale presidente Nello Musumeci, anche se nel centrodestra non tutti i partiti sembrerebbero essere pronti a sostenere la sua corsa verso un secondo mandato. Nel centrosinistra appare scontata una alleanza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, con la scelta del candidato che dovrebbe spettare ai pentastellati. Un possibile simposio giallorosso renderebbe impossibile una intesa tra il PD e Italia Viva. Davide Faraone, rappresentante renziano in Sicilia, pare abbia aperto alla candidatura di Gianfranco Micciché a governatore. «Sta dimostrando di avere coraggio. È tempo di passare dalle chiacchiere ai fatti», spiega Faraone.C’è dunque il sì di Renzi e di Italia Viva al percorso di Micciché.Oggi a Roma un incontro tra il leader nazionale della Lega , Matteo Salvini, e Gianfranco Micciché. L’obiettivo del presidente dell’Ars è aver il sostegno della Lega alle strategie che Forza Italia sta attuando in Sicilia: il no alla ricandidatura di Musumeci e l’eventuale allargamento della coalizione sul modello Draghi. Sottotraccia emerge anche la nuova Dc di Totò Cuffaro e il progetto del «grande Centro». «Per me il leader naturale di quest’area è Matteo Renzi», ha detto l’ex presidente della Regione Siciliana in una intervista a Il Mattino, «lo stiamo coinvolgendo, sento spesso i suoi emissari sull’isola come Davide Faraone. L’ex premier ha fatto ormai una chiara scelta di centro e sono i nostri interlocutori privilegiati». Secondo Cuffaro, infine, «c’è la possibilità di aggregare altri partiti moderati come Forza Italia, con Miccichè qui in Sicilia – conclude – le interlocuzioni ci sono da sempre, lavoriamo assieme».
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