Lo scorso maggio 2021, il Comune di Camastra e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con distinti provvedimenti, avevano disposto l’immediata sospensione dell’autorizzazione a una rivendita ordinaria di tabacchi e generi di monopolio nel Comune di Camastra, ritenendo l’attività soggetta a possibili condizionamenti da parte della criminalità organizzata riconducibili a presunti legami familiari della titolare, con contestuale chiusura provvisoria della rivendita.
Contro i provvedimenti, la titolare della rivendita, ha proposto un ricorso, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, chiedendone l’annullamento.
I legali hanno escluso ogni possibile esposizione dell’attività imprenditoriale della propria assistita ai condizionamenti delle organizzazioni malavitose locali riconducibili – secondo le motivazioni contenute nei provvedimenti impugnati – alla “convivenza” con il marito, condannato per reati di associazione mafiosa e tentata estorsione aggravata, dal quale, invece, la donna era da tempo separata e successivamente divorziata.
Il C.G.A. ha accolto la domanda cautelare, sospendendo gli effetti dei provvedimenti con i quali era stata disposta la sospensione dell’autorizzazione e dell’attività di rivendita di tabacchi e monopoli nel Comune di Camastra e, successivamente, ha respinto l’istanza di revoca della misura cautelare di sospensione dei provvedimenti impugnati presentata dall’Agenzia delle dogane che, nel frattempo, in attesa della definizione del giudizio, ha riammesso in servizio la titolare della Rivendita ordinaria di tabacchi e monopoli nel Camastra.
In attesa della definizione del giudizio di merito, dunque, continuerà ad essere pienamente operativa nel Comune di Camastra la rivendita di tabacchi e generi di monopolio.
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