Si rientra a scuola in Sicilia. Questo l’esito incontro della task force convocata dal governo regionale. L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, ha spiegato che “non ci sono le condizioni giuridiche per sospendere ulteriormente le attivita’ didattiche”. La sospensione delle lezioni in presenza e’ possibile solo in zona rossa, arancione e nei casi previsti dal decreto nazionale. Condizioni necessarie ma non sufficienti per andare in Dad poiche’ ci vuole l’avallo dell’Asp. Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti, ha sottolineato che la Sicilia ha comunque dati pandemici piu’ bassi rispetto alla media nazionale. Anche l’associazione nazionale dei presidi, fa sapere la Flc Cgil, “si e’ schierata per il ritorno a scuola senza se e senza ma”. “Noi abbiamo rappresentato le condizioni drammatiche in cui vertono le scuole, le forti criticita’ soprattutto a livello organizzativo e il fatto inequivocabile che i dati pandemici sono destinati ad aumentare – afferma la Flc Cgil – Assurdo riaprire 2-3 giorni per mandare tutti in Dad o Ddi lunedi’ prossimo. Abbiamo chiesto ancora qualche giorno ma abbiamo capito che solo una norma del governo nazionale puo’ evitarlo”.
Scuola, domani si rientra in classe in presenza
Domani gli studenti siciliani torneranno in classe in presenza: così è stato deciso dal governo Musumeci su indicazione della task-force regionale, riunitasi questa mattina in video-conferenza con l’assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale.
«Dopo un breve rinvio, ampiamente motivato da ragioni di opportunità organizzativa e sanitaria, da domani gli studenti siciliani rientreranno in classe. Nessuno nasconde le difficoltà operative alle quali, così come nel resto d’Italia, si potrà andare incontro anche in Sicilia, in relazione all’andamento della pandemia e alla estrema diffusività del virus che, per fortuna, si manifesta prevalentemente in forme cliniche blande o del tutto asintomatiche» dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
«Anche su richiesta dell’Anci – sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla – che, insieme alle rappresentanze del mondo della scuola, ringraziamo per la fattiva collaborazione, l’assessorato regionale alla Salute rafforzerà ulteriormente le operazioni di campionamento e vaccinazione della popolazione scolastica, anche di quella nella fascia 5-11 anni che, ad oggi, rimane la più scoperta in termini di immunizzazione. Al contempo, in un equilibrato e previsto dosaggio di responsabilità e di pesatura delle oggettive criticità epidemiologiche, sarà possibile adottare la Dad in coincidenza con situazioni di straordinaria elevazione del rischio infettivo, sempre sulla base della conoscenza dei dati sanitari. Il rientro in presenza garantisce la riaggregazione virtuosa delle comunità scolastiche ma è nostro dovere mantenere alta l’attenzione verso l’andamento della situazione pandemica che, comunque, non trova, all’interno delle scuole, il suo maggiore punto di alimentazione, visto il rispetto delle misure di sicurezza e protezione previste, per le istituzioni educative, dalle norme nazionali e regionali».