AgrigentoOggi
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
AgrigentoOggi
No Result
View All Result

Home » Scuola » Rientro a scuola. Anche il coordinamento delle consulte studentesche dice “no”

Rientro a scuola. Anche il coordinamento delle consulte studentesche dice “no”

8 Gennaio 2022
in Scuola
Share on FacebookShare on Twitter

A pochi giorni dalla riapertura delle scuole,  il coordinamento regionale delle Consulte provinciali studentesche non riscontra le condizioni  necessarie per tornare in presenza.

Come i sindaci e come tantissimi presidi, la consulta non crede opportuno rientrare a scuola, in un momento in cui la curva epidemiologica è in crescita.

“Nei primi giorni del mese corrente- scrive la consulta in una nota-  è subito entrata in discussione la manovra, da  molti giudicata azzardata, che vedeva la riapertura delle scuole in presenza, prevista inizialmente nella giornata del 07/01/2022, nonostante l’innalzamento regolare della curva epidemiologica in tutta Italia dovuto alla circolazione sempre maggiore della variante Omicron, scientificamente definita come molto aggressiva e di facile diffusione. Alla luce di ciò, al termine di una riunione informale, la maggioranza dei Presidenti Provinciali delle Consulte degli Studenti ha avanzato delle richieste scritte alle proprie Prefetture in maniera tale da riuscire a raggiungere un obiettivo comunemente prefissato: uno slittamento del rientro in presenza a data da destinarsi, previa screening massivo della popolazione studentesca seguito da altri monitoraggi periodici. Le ASP, però, si trovano purtroppo ad affrontare un periodo di forte stress e non sono sicuramente in grado, allo stato attuale, di effettuare tutti i test anti-Covid necessari, che d’altronde sarebbero impossibili da somministrare e processare in tempi utili ad un imminente rientro in presenza, fissato poi dal Presidente della Regione Siciliana per il giorno 10 gennaio 2022 e tuttora invariato.

Teniamo a precisare inoltre come ciascuna di queste richieste sia stata presentata con un decente anticipo, e come le Prefetture siano state contattate anche telefonicamente, senza però quasi mai fornire risposte esaustive di alcun tipo.

La crescita del numero dei contagi continua, e ad oggi 42 Comuni nelle Province di Siracusa, Enna, Agrigento e Caltanissetta si trovano in zona arancione fino al 19 di questo mese (mentre in provincia di Catania si trova in zona arancione fino al 12 gennaio il Comune di Gravina). Ciò, comunque, non vuol di certo dire che il resto della Sicilia goda di una situazione migliore: sul web si vedono le immagini più che eloquenti dell’ospedale Cervello di Palermo, ormai saturo, e nell’agrigentino i posti letto in ospedale destinati ai pazienti Covid sono ridottissimi, per non parlare della carenza generalizzata di tamponi in tutta la Sicilia. Per il rientro a scuola, invece, il territorio risulta diviso tra i comuni in zona arancione, che godono della possibilità di chiusura delle scuole o dell’inizio delle lezioni in DAD, e i restanti territori in zona gialla, al momento forzati ad un rientro tutt’altro che sicuro. Nonostante ciò, i sindaci di diversi comuni che si trovano in zona gialla (chissà ancora per quanto) hanno richiesto la possibilità di rimandare l’inizio delle scuole al 15 di gennaio, ritenendo assolutamente necessario lo screening precedente al rientro (tesi sostenuta in generale anche dai dirigenti scolastici), vista la già preoccupante situazione dei contagi.

Dunque è proprio un previdente posticipo ad essere l’alternativa più gettonata- continua la nota- forse anche l’unica a garantire un’effettiva sicurezza agli alunni, ai docenti ma più in generale a tutti i cittadini: la scuola è infatti comunque un luogo di incontro per migliaia di studenti, ed anche i mezzi di trasporto regolarmente utilizzati dall’importante mole di pendolari per raggiungere le proprie scuole possono diventare veicolo di trasmissione per il virus, che già circola ormai incontrollato nella nostra Regione come in tutta Italia.

Confidiamo comunque nell’operato delle istituzioni, sperando che il pericolo non venga ignorato con scelte azzardate, e rinnoviamo la disponibilità totale e duratura al dialogo, soprattutto se di confronto e volto alla risoluzione di problemi che riguardano noi come studenti in prima persona.

Speriamo, inoltre, che l’attivazione della D.A.D. nei comuni della Regione  possa essere sfruttata al meglio per organizzare una campagna screening efficiente e la distribuzione di mascherine FFP2 quantomeno agli studenti pendolari, vista l’obbligatorietà sui mezzi di trasporto stabilita dal decreto.

Speriamo che la nostra voce, che è anche quella di tutta la popolazione studentesca, venga quantomeno ascoltata, e che il posticipo volto allo screening da noi più volte richiesto venga almeno considerato come opzione vista la situazione emergenziale non indifferente.”

 

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp

Previous Post

Musumeci: “Ho scritto a Draghi, perplessità su aperture scuole”

Next Post

Viola divieto di avvicinamento all’ex moglie, arrestato 43enne

Testata iscritta al n.289 – Registro Stampa Tribunale di Agrigento in data 18 Settembre 2009 – Direttore Domenico Vecchio – P.I. 02574010845 – Copyright © 2009 – 2025 – [email protected] Iscrizione ROC n.19023

Per la tua pubblicità su agrigentooggi.it

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025