“Abbiamo la necessità di fare una passeggiata perché siamo sofferenti di stati d’ansia”. E’ la giustificazione fornita da due giovani ventenni licatesi, trovati e fermati in giro per il centro urbano, a notte fonda nell’orario del coprifuoco, dai poliziotti del Commissariato di Pubblica sicurezza, nel corso di uno dei tanti controlli, disposti dal questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, volti al rispetto della vigente normativa in materia di contenimento, e gestione dell’emergenza epidemiologica. Gli agenti hanno accertato che la patologia non era suffragata da idonea documentazione medica, e che era solo un tentativo di giustificare la loro presenza fuori dall’abitazione in orario non consentito dalle norme anticovid. Ai due è stata elevata una multa da 400 euro a testa.
Sempre a Licata, i poliziotti del locale Commissariato hanno svolto dei controlli amministrativi sulle comunicazioni inerenti affitti e cessioni di abitazioni, effettuati dai proprietari di immobili. In uno di questi è stata accertata la presenza di un extracomunitario di nazionalità senegalese, risultato essere attivamente ricercato dal 2019, poiché destinatario di una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento. I poliziotti hanno rintracciato l’immigrato sottoponendolo alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, con prescrizioni di permanenza domiciliare nelle ore serali e notturne. La misura cautelare è scaturita a seguito dell’ipotesi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, che il senegalese avrebbe commesso in territorio di Licata negli anni scorsi.
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