Le dimissioni un mese fa dall’incarico a titolo gratuito da portavoce del sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, del giornalista pensionato, Stelio Zaccaria, continua a riproporre con forza la questione relativa alla comunicazione istituzionale dell’Ente. Proprio qualche giorno fa, Camillo Bosio, da poco più di un anno iscritto all’Ordine dei giornalisti di Sicilia, ha comunicato alla stampa locale di aver ricevuto l’incarico, ancora non ufficiale, di portavoce dal sindaco Miccichè. Intanto il Sagi, apparentemente ignaro di ciò interviene e chiede di istituire un ufficio stampa a palazzo dei Giganti, attraverso un bando. Quella del portavoce, è bene specificare, è una figura che può essere nominata direttamente dal sindaco e che ha funzioni diverse rispetto all’ufficio stampa. “Il SAGI, fin da subito – dichiara il segretario nazionale Nino Randisi – ha detto a chiare lettere che non era il caso di nominare un portavoce volontario, un giornalista amico che si prestasse a svolgere il ruolo senza emolumenti. Insieme ai colleghi di Assostampa- continua Randisi- avevamo invitato il sindaco a valutare la possibilità di procedere con un bando pubblico per la selezione di un giornalista che potesse svolgere le funzioni di addetto stampa sia per l’attività del sindaco e della sua giunta che del consiglio comunale. Ipotesi questa condivisa anche dal presidente dell’assemblea cittadina, Giovanni Civiltà. Oggi siamo punto e da capo e pertanto- conclude Randisi- ribadiamo, ancora una volta, che intendiamo offrire la nostra piena collaborazione e la nostra competenza per affrontare la questione della comunicazione istituzionale del Comune, precisando che se si dovesse procedere con un nuovo incarico a titolo gratuito in capo ad un giornalista iscritto all’Albo faremo le nostre segnalazioni all’Ordine per gli opportuni provvedimenti per chi accetta questo tipo di rapporto vietato dalle norme deontologiche. Invitiamo quindi l’amministrazione a trovare nel bilancio le risorse adeguate per costituire in modo serio l’ufficio stampa dell’Ente”.
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