Se si sia trattato di un avvertimento, o una vendetta, oppure ancora di un raid vandalico, è ancora al vaglio dei carabinieri, alle prese con le indagini per dare una spiegazione al gesto. Qualcuno ha cosparso di liquido infiammabile, appiccando le fiamme alla persiana di un’abitazione.
A finire nel mirino una impiegata, ultrasessantenne, che in quella casa vive con il proprio figlio, pure lui impiegato, nel centro di Campobello di Licata. Il fatto è accaduto durante le ore notturne. Per fortuna le fiamme si sono auto estinte, e non c’è stato bisogno dell’intervento dei vigili del fuoco.
Sul posto sono accorsi, per le indagini, i carabinieri della Stazione di Campobello di Licata, con il coordinamento del Comando Compagnia di Licata.
La donna, e il figlio, sono stati ascoltati nel tentativo di dare una risposta all’evento. Una prima relazione è stata inviata alla Procura della Repubblica, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo d’indagine, a carico di ignoti, con le ipotesi di reato di danneggiamento a seguito di incendio.
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