Il tema della perdita e ricrescita dei capelli è uno dei più discussi in ambito medico e non solo.
Infatti, sfogliando su internet si possono apparentemente scovare una miriade di soluzioni, ma la maggior parte di esse sono prive di base scientifica.
Una delle tecniche più diffuse e rinominate dai medici del settore per favorire la crescita dei capelli è l’utilizzo del cosiddetto PRP.
Ma che cos’è e come funziona il PRP per i capelli? Ci aiuta con queste domande l’esperto consulente Dott. Stefano Rogora (al sito www.stefanorogora.it trovate tutti i suoi articoli), nel settore dei capelli da oltre 10 anni, in particolare specializzato in tricopigmentazione e trapianto dei capelli.
In che cosa consiste il PRP?
“Il PRP, acronimo di Plasma Ricco di Piastrine, non è altro che un concentrato di piastrine derivante da sangue autologo in grado di migliorare lo stato di salute del cuoio capelluto, riparando le cellule danneggiate, favorendo il processo di crescita dei capelli e stimolando le cellule staminali quiescenti”, afferma il Dott. Rogora.
Secondo Rogora: “La scelta delle piastrine è mirata alla loro capacità di far proliferare diversi fattori di crescita. Tra i più importanti, ci sono il cosiddetto Transforming Growth Factor- β, o semplicemente TGF- β, in grado di favorire la produzione di collagene e di far riparare i tessuti, e il Vascular Endothelial Growth Factor, o VEGF, che sta alla base della produzione di nuovi vasi sanguigni.
Tramite la liberazione di questi fattori di crescita, il PRP consente velocemente la riparazione dei tessuti e delle infiammazioni, rigenerando lo stato di salute dei bulbi e favorendo la crescita dei capelli.”
L’esperto aggiunge: “Date le sue caratteristiche, il PRP si sposa molto bene come sostegno al trapianto di capelli FUE, in cui gli effetti del plasma ricco di piastrine sono particolarmente benevoli alla riuscita stessa dell’intervento.”
Come funzione il trattamento con PRP?
Il plasma ricco di piastrine è una sorta di gel costituito dalle piastrine del sangue del paziente stesso. Infatti, lo si ottiene prelevando una quantità di sangue del paziente ed inserendolo in delle provette poi sottoposte a centrifuga per 20-30 minuti. Come conseguenza, all’interno delle provette si avrà la separazione degli elementi costitutivi del sangue, da cui sarà possibile ricavare il concentrato di piastrine.
Il plasma estratto viene poi inserito in una siringa ed iniettato in zone particolari del cuoio capelluto.
Tipicamente, il volume di PRP usato è all’incirca 20 ml, e la terapia si basa su almeno 3 o 4 sedute.
L’iniezione in sé per sé non provoca dolore eccessivo, ma può risultare fastidiosa. Per questo motivo, alcune cliniche propongono l’uso di anestetici locali prima del trattamento.
Il costo della terapia a base di PRP dipende dal numero di sedute necessarie al paziente per ottenere i risultati voluti. Questo, a sua volta, dipenderà da come il paziente risponderà alla terapia in termini di ricrescita dei capelli e stato di salute.
Dopo un trattamento a base di PRP non ci sono alcune limitazioni, e il paziente può tornare serenamente alla sua quotidianità.
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