Da un lato la gratitudine per la magistratura, procura e carabinieri, dall’altra l’Associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino” ritorna sull’opportunità o meno di traslare in Cattedrale ad Agrigento le spoglie e le reliquie del Beato Giudice Rosario Livatino. “L’operazione Xydi – dicono dall’associazione- ha confermato la necessità che Canicattì ed i suoi cittadini, laici e cattolici praticanti, mantengano sul territorio la Testimonianza fisica e morale del Beato Rosario Livatino anche attraverso la salma e le reliquie che per tutti hanno un Valore che va ben oltre il simbolismo invocato a torto da qualcuno per giustificare una traslazione che non solo tradirebbe la Storia e le Volontà dei Familiari ma sarebbe un “insperato assist alla mafia che da sempre punta a rimuovere i Virtuosi ed anche gli Esempi scomodi” ed anche per questo nel 1990 decise l’eliminazione fisica e violenta del Giudice Rosario Livatino. I nomi di mandanti e fiancheggiatori ricorrono con sempre maggiore frequenza nelle indagini degli investigatori contro la criminalità organizzata non ultima l’operazione Xydi. Le associazioni che operano a Canicattì, non solo per fare Memoria e rendere Testimonianza del Beato Giudice Rosario Angelo Livatino, ribadiscono che saranno sempre accanto alle “Istituzioni sane” rappresentate anche da Magistratura, Forze dell’Ordine e Cittadini singoli o associati.”
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