AgrigentoOggi
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
AgrigentoOggi
No Result
View All Result

Home » Cronaca » Mafia, scatta il blitz “Xydi”: fermati boss, avvocato e due poliziotti

Mafia, scatta il blitz “Xydi”: fermati boss, avvocato e due poliziotti

2 Febbraio 2021
in Cronaca, Mafia
Share on FacebookShare on Twitter

I carabinieri del Ros hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Dda di Palermo, nei confronti di 23 indagati, nelle province di Agrigento, Palermo, Trapani e Caltanissetta, ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, favoreggiamento personale, tentata estorsione e altri reati aggravati perché commessi con l’obiettivo di agevolare le associazioni mafiose. Nell’operazione, denominata “Xydi”, sono coinvolti capimafia e boss della Stidda. Colpisce soprattutto le famiglie mafiose agrigentine e trapanesi, ed è coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai Pm Gery Ferrara, Claudio Camilleri e Gianluca De Leo.

L’inchiesta riguarda anche un ispettore, e un assistente capo della polizia, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa, accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreti d’ufficio, e una avvocatessa di Canicattì. Quest’ultima compagna compagna di un imprenditore già condannato per associazione mafiosa, scrivono i Pm: “aveva assunto un ruolo di vertice in Cosa Nostra organizzando i summit, svolgendo il ruolo di consigliera, suggeritrice e ispiratrice di molte attività dei clan”.

Rassicurati dall’avvocato sulla impossibilità di effettuare intercettazioni nel suo studio, i capi dei mandamenti di Canicattì, della famiglia di Ravanusa, Favara e Licata, un ex fedelissimo del boss Bernardo Provenzano di Villabate e il nuovo capo della Stidda si ritrovavano secondo le indagini nello studio, per discutere di affari e vicende legate a Cosa nostra.

Le centinaia di ore di intercettazione disposte dopo che, nel corso dell’inchiesta, i carabinieri hanno compreso la vera natura degli incontri, hanno consentito agli inquirenti di far luce sugli assetti dei clan, sulle dinamiche interne alle cosche e di coglierne in diretta, dalla viva voce di mafiosi di tutta la Sicilia, storie ed evoluzioni. Uno spaccato prezioso che ha portato all’identificazione di personaggi ignoti agli inquirenti, e di boss antichi ancora operativi.

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp

Previous Post

Notte di fuoco incendiate due auto di operaio e agricoltore

Next Post

Mafia, boss mandante omicidio Livatino aveva riorganizzato la Stidda

Testata iscritta al n.289 – Registro Stampa Tribunale di Agrigento in data 18 Settembre 2009 – Direttore Domenico Vecchio – P.I. 02574010845 – Copyright © 2009 – 2025 – [email protected] Iscrizione ROC n.19023

Per la tua pubblicità su agrigentooggi.it

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025