Almeno per altri 7 giorni, fino al 31 gennaio, la Sicilia resta zona rossa. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato le ordinanze, che entrano in vigore da domenica 24. La Sicilia è l’unica regione italiana in area rossa.
Collocati in area arancione Lombardia e Sardegna, e confermata la zona “arancione” per Calabria, Emilia Romagna e Veneto. Così dal 24 gennaio, area gialla per Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana; area arancione per Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta. Quindi area rossa per Provincia Autonoma di Bolzano e Sicilia.
Una zona rossa, quella della nostra regione non solo dovuta ai dati sui contagi, ma richiesta a Speranza dal presidente della Regione Nello Musumeci al quale oggi, però, in tanti chiedono di ripensarci.
“La richiesta è zona arancione per tutta la Sicilia, controlli serrati per il rispetto delle regole, mettendo in campo ogni forza locale o nazionale disponibile, e zone rosse solo quando necessarie, mirate e territorialmente individuate per affrontare le specifiche situazioni di emergenza”, questa è la soluzione proposta dalla Lega.
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