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Home » Associazione Turistica Tante Case Tante Idee » Scala dei Turchi, associazione Tante case, tante idee: “cosa si sta facendo?”

Scala dei Turchi, associazione Tante case, tante idee: “cosa si sta facendo?”

Valentina Alaimo Di Valentina Alaimo
23 Gennaio 2021
in Associazione Turistica Tante Case Tante Idee
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E’ fissata per il prossimo mese di marzo l’ udienza nella quale i periti dovranno riferire sul sopralluogo effettuato lo scorso mese di dicembre sulla marna bianca di Realmonte per accertarne la proprietà. La Scala dei Turchi è contesa fra la Regione e un privato ed è sotto sequestro da quasi un anno per pericolo crolli e questo significa divieto di accesso. ” Ma, nel frattempo, cosa si sta facendo?”, a porre la domanda è l’ Associazione Turistica Tante Case e Tante Idee che, in una nota, ricorda , tra le altre cose, la vicenda di Michelle Hunziker, la quale, ignara del divieto di accesso all’area della Scala dei Turchi, aveva postato una foto all’interno del recinto. Nello scusarsi pubblicamente aveva dichiarato: «Non sapevo fosse sequestrata». I suoi post hanno immediatamente fatto il giro del mondo. “È possibile sperare – tuona il presidente dell’associazione, Domenico Vecchio- che la scogliera possa essere messa in sicurezza una volta per tutte? Potrà essere restituita alla pubblica fruizione al territorio ed ai tanti turisti che giungono da ogni parte del mondo per visitarla? Lo chiediamo agli organi competenti, lo chiediamo in particolare alla prima cittadina di Realmonte Sabrina Lattuca, che più di tutti dovrebbe avere a cuore la questione. Lo chiediamo al presidente della Regione Nello Musumeci. Non possiamo permetterci che dopo la pandemia la Scala dei Turchi torni a rappresentare un problema, come fosse un’emergenza. E’ assurdo non riuscire a valorizzare quanto di meraviglioso la natura ci ha donato.”
Uno sviluppo turistico serio passa necessariamente dalla capacità di saper gestire e custodire il territorio. Ma il tempo passa- conclude Domenico Veccgio- e l’imponente bellezza della Scala dei Turchi si offre ai nostri occhi che scrutano l’orizzonte chiedendosi ancora una volta perché tutto sia maledettamente e inesorabilmente fermo.”

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